Boato all’ora di pranzo. Le cucine non sarebbero state a norma di legge: usavano bombole e non la rete del gas. Tra gli ustionati anche alcuni bambini
MOSCA – Un’esplosione si è verificata lunedì pomeriggio nel ristorante italiano Il Pittore, all’angolo tra via Nakhimovski via Novocheremushkinskaya, alla periferia sud-ovest di Mosca. All’ora dello scoppio erano presenti numerosi clienti: in Russia sono in corso i preparativi per il capodanno ortodosso, che quest’anno cade il 14 gennaio, quindi le festività sono ancora in pieno svolgimento.
VITTIME – Il bilancio fornito dalla protezione civile di Mosca, citata dall’agenzia Itar-Tass, che cita la protezione civile, è di due vittime – due donne, dipendenti del locale trovate sotto le macerie di un muro crollato – e di 32 feriti, tra i quali ci sarebbero tre bambini, ricoverati con ustioni di primo e secondo grado al viso e alle mani. Quindici persone hanno rifiutato il trasporto in ospedale e sono state medicate sul posto. Continuano le ricerche di eventuali dispersi, poiché secondo numerosi testimoni all’interno del locale c’erano almeno 100 persone, oltre ai dipendenti.
L’INCIDENTE – Lo scoppio, avvenuto alle 14.15 ora di Mosca (le 11.15 italiane), ha infranto tutti i vetri del locale e ha causato anche un incendio piuttosto esteso prima del parziale crollo del tetto dell’edificio. Una prima ricostruzione indica come probabile causa la deflagrazione di una o più bombole del gas nella cucina del locale, ma secondo alcune fonti l’incendio avrebbe preceduto lo scoppio. «Secondo le informazioni preliminari nel ristorante di via Novocheremushkinskaya si è verificato un incendio nel locale che conteneva le bombole del gas, due delle quali sono esplose», ha spiegato un agente di polizia all’agenzia Interfax. L’ipotesi di un attentato è quindi formalmente esclusa.
LE POLEMICHE - Secondo quanto riporta la compagnia “Mosgaz”, citata dall’agenzia Rbc, il ristorante non sarebbe stato allacciato alla rete, quindi avrebbe d’abitudine fatto ricorso alle bombole del gas. Non sarebbe pertanto stato a norma ai sensi dell’articolo 238 del codice penale russo (prestazione di servizi che non soddisfano i requisiti di sicurezza).
IL RISTORANTE – Il Pittore è un ristorante presente a Mosca da ormai dieci anni, il direttore è Gianni Paganessi (nella foto) mentre lo chef è Piero Angelo Francescato. L’edificio, su due piani con mansarda, sorge all’incrocio tra i due viali, nei pressi della stazione del metro Profsoyuznaya.
ITALIANI– Il consolato generale d’Italia è al momento in contatto con il ministero delle Emergenze russo per verificare se nel locale fossero presenti cittadini italiani. Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, sta seguendo la vicenda e un funzionario dell’ambasciata italiana a Mosca si sta recando sul posto.