REVINE LAGO (Treviso). La donna accompagna il bambino a scuola e non si accorge che le cinghie dello zainetto erano rimaste incastrate. Il Comune proclama il lutto cittadino
REVINE LAGO (Treviso) – Tragedia a Revine Lago, nel Trevigiano. Un bambino di 10 anni, Emilio Masetto, di Tarzo è morto trascinato dal camper guidato dalla madre, Nives Meneghel, 48 anni, che l’aveva accompagnato a scuola. La donna, che lavora nello stesso istituto, il Giuseppe Mazzini in via Celle, come insegnante nella quarta elementare , aveva deciso di portare il bambino a scuola con il camper. Lo faceva spesso sia con Emilio che con il fratello più grande, 11 anni. La donna dopo essersi fermata davanti al cancello, sarebbe ripartita per parcheggiare. Non si sarebbe accorta che il figlio era rimasto agganciato al camper con le cinghie dello zainetto. Il corpo del bambino è stato trascinato per qualche metro e schiacciato poi dalle ruote del camper. Il bambino sarebbe morto subito. A nulla è infatti valso l’intervento di rianimazione prestato dagli operatori del Suem, che aveva allertato anche l’elisoccorso.
I genitori dei bambini di quinta, la classe di Emilio, sono stati avvvisati dalla direzione scolastica e sono venuti a cercare i propri figli. Ma il passaparola è stato rapido, così molti altri genitori hanno preferito chiedere al direttore il permesso per portare a casa i bambini. Molti i disegni che i bambini hanno fatto in memoria del compagno di classe ucciso in circostanze così drammatiche. La giunta di Revine Lago si è subito riunita e ha proclamato una giornata di lutto cittadino per il giorno dei funerali. Analoga iniziativa dovrebbe essere messa in atto dal Comune di Tarzo, dove il bambino risiedeva con il padre, dipendente di un mobilificio nel Vittoriese, la madre maestra e il fratello maggiore. Grande commozione nel paese dell’Altamarca. Bambini, genitori e insegnanti erano in lacrime.
A. Pe.