PROTESTE PER LA LIBERALIZZAZIONE. Questa la risposta chiamando il 3570 venerdì mattina. Manifestazione sotto palazzo Chigi. Alla stazione Termini caricano solo anziani e malati
ROMA – Blocchi e parcheggi vuoti. Le proteste dei tassisti contro la liberalizzazione delle licenze decisa dal governo Monti continuano. Venerdì mattina chiamando il 3570 una voce risponde: «gentile cliente siamo spiacenti ma a seguito di un’assemblea spontanea dei tassisti non siamo in grado di assicurare il servizio». Dopo i blocchi di giovedì alla stazione Termini e all’aeroporto di Fiumicino anche venerdì mattina i parcheggi sono vuoti. I passeggeri in arrivo all’aeroporto Leonardo da Vinci non hanno la possibilità di trovare un taxi.
LA PROPOSTA: PIU’ TAXI A RICHIESTA – «Purtroppo siamo costretti a prendere iniziative che vanno contro la nostra volontà» afferma Augusto Quartullo, capolista di «insieme per il 3570». «Al posto delle liberalizzazioni, sarebbe opportuno venisse applicato anche a Roma il modello taxi che c’è a Bologna e che consiste in turni flessibili, ovvero più taxi quando c’è più richiesta, e maggiore trasparenza».
LA PROTESTA SOTTO PALAZZO CHIGI – Senza slogan, striscioni o bandiere circa duecento tassisti sono in presidio in piazza Colonna, davanti alla galleria Sordi e soprattutto, di fronte a palazzo Chigi, sede del governo. «Siamo operai e ci rubano il lavoro» spiega uno di loro accusando il governo di prendersela sempre «con le fasce deboli» di questo paese. Un’altro alza un cartello verso la sede del governo con la scritta «Mario Monti… Scialla!». C’è rabbia tra i tassinari: «Se raddoppiano le licenze non pago neanche le spese di gestione», dicono «E la benzina quando la liberalizzano?. Qui 8.000 famiglie finiscono sul lastrico».
SCONTENTI SUI SOCIAL NETWORK – Ma sui social network dilagano gli scontenti per il disservizio. E dal sindacato Unica-Cgil taxi giunge un appello: «Pensiamo che sarebbe opportuno riprendere il servizio perchè il blocco ci danneggia e non fa che inasprire i toni». Intanto la discussione del governo sulle liberalizzazioni è spostata al 19 gennaio.
A FIUMICINO – Gli unici taxi, in numero assai limitato si vedono nella zona partenze. Non si registrano file di passeggeri agli stalli di prelevamento, nella zona arrivi del Terminal 1, perchè molti si erano già organizzati sapendo dell’agitazione, mentre altri, anche con l’aiuto di pattuglie della Municipale, vengono smistati su mezzi alternativi come pullman e treni. Annunci nelle aerostazioni informano i passeggeri sull’impossibilità di trovare taxi a causa dello stato d’agitazione in corso. Parcheggi vuoti anche a Milano Linate.
CORTEI CON CLACSON – La rabbia tra i tassisti si manifesta anche con le asssemblee spontanee ai loro parcheggi. Dopo la staffetta di protesta Bologna – Roma, giovedì molte auto hanno viaggiato in micro cortei con i clacson nel centro storico di Roma. A dieci giorni dallo sciopero nazionale cresce il malcontento per la data della protesta, considerata lontana. Le manifestazioni sono state comunque tenute sotto controllo dalle forze dell’ordine.
SOLO ANZIANI E MALATI – Alla stazione Termini i tassisti hanno fatto salire a bordo solo gli anziani e le persone dirette in ospedale. «Non siamo ancora in sciopero – precisano i tassisti – é una protesta fatta in concomitanza con l’assemblea in corso a Fiumicino contro le liberalizzazioni a cui stanno partecipando circa 3mila tassisti in tutta Italia». «Vogliamo dare un segnale perché così ci ammazzano – dicono – garantiamo il servizio gratuito per gli anziani e chi va all’ospedale. I giovani possono prendere l’autobus».