Il capo del governo non ha baciato l’anello del Santo Padre e non si è inginocchiato. Il premier 25 minuti a colloquio con il Pontefice. Scambio di battute sulla crisi economica e sul ruolo della Germania in Ue
LA CRISI UE E LA GERMANIA – Il Papa ha accolto Monti con l’esclamazione «Presidente!». Il premier gli ha stretto la mano, senza baciargli l’anello e senza inginocchiarsi, e lo ha ringraziato per l’opportunità dell’udienza. «Lei è stato adesso in Germania, a Berlino», ha detto Ratzinger rivolto a Monti dopo che i due si sono seduti al tavolo della biblioteca papale. «Sì, il tempo era brutto ma il clima era buono», ha replicato Monti. «Avete cominciato bene ma in una situazione difficilissima… quasi insolubile», ha detto poi il Pontefice a proposito dell’azione di governo in relazione alla crisi economica. Il premier ha quindi risposto: «È importante cercare fin dall’inizio di dare il segno di una certa determinazione». Prima di incontrare il Papa poco dopo le 11 Monti si è intrattenuto alcuni minuti con un Gentiluomo di Sua Santità che lo ha invitato ad affacciarsi alla finestra del Palazzo apostolico per vedere il panorama particolare. «È un’occasione rara», ha commentato Monti avvicinandosi alla finestra.
LA SIGNORA ELSA E GLI ALTRI – Terminato il colloquio, all’apertura della porta della Sala della Biblioteca, è stato fatto entrare il resto della delegazione, prima la moglie del premier, signora Elsa (senza velo), poi i ministri Terzi e Moavero, il sottosegretario Catricalà e gli altri componenti del seguito, per lo scambio dei doni e i saluti col Pontefice.