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Tir, si attenuano i blocchi. Ma rimangono i disagi per i rifornimenti, intervengono i prefetti. Autista ucciso, arrestata collega tedesca

LA PROTESTA. Napoli, ordinanza prefetto per l’approvvigionamento di carburante. Tre arresti in Sicilia. Rassicurazioni del governo alla Ue. Fermata l’investitrice ad Asti. Il ministro in Senato: indagini su presenze mafiose.

ROMA – Ancora disagi sulle strade, per le manifestazioni degli autotrasportatori, anche nella giornata di mercoledì, mentre si iniziano a lamentare difficoltà nell’approvvigionamento scorte. Intanto atteso per oggi l’incontro tra il presidente del Consiglio Mario Monti e il governatore siciliano Lombardo.

CODE AI DISTRIBUTORI – L’assalto ai distributori con lunghe code ha portato alla chiusura di numerosi impianti che espongono il cartello “carburante esaurito” a Napoli, come in Basilicata, Liguria, Toscana e Calabria. Non cambia lo scenario a Roma e nel Lazio, dove il carburante è in esaurimento, come ammette la Confcommercio. Pompe di benzina sono rimaste a secco in Ciociaria. Il mancato arrivo dei tir provoca, a catena, pesanti ripercussioni sul trasporto pubblico e sui servizi comunali in diverse città. Il sindaco di Casoria, comune del Napoletano, ha addirittura invitato i cittadini a tenere in casa i rifiuti «almeno fino a giovedì», per l’impossibilità di ritirare la spazzatura da parte dei camion della nettezza urbana. Da giovedì autobus e scuolabus di Catanzaro si fermeranno per mancanza di carburante. Stessa decisione è stata presa anche per gli scuolabus di Cassino, nel Frusinate.

FRUTTA E VERDURA GRATIS – Dato l’inevitabile aumento dei prezzi di frutta e verdura la Coldiretti ha deciso di offrire in tutta Italia frutta e verdura gratis per pensionati e famiglie. Secondo l’associazione «sono a rischio 50 milioni di euro di prodotti alimentari deperibili al giorno» fermi sui camion. Quasi vuoti i banchi del fresco un po’ dappertutto nei supermercati In particolare a Napoli le consegne di latticini scarseggiano anche se Confcommercio dice che «non c’è allarme beni primari». In Sicilia, dove già nei giorni scorsi mercati e supermercati hanno scontato il blocco dei tir, aumenta la merce al macero ed i prezzi crescono del 10-15%. Situazione di forte disagio e preoccupazione anche per il mercato ittico, in seguito allo sciopero dei pescatori. Nel Napoletano le barche sono rimaste ferme contro il “caro gasolio”, con una ripercussione sui banchi di mercati, negozi e supermercati che hanno registrato drastici cali. Al Centro agroalimentare di Roma, che rifornisce quasi metà dei volumi distribuiti nella Capitale e nel Lazio, è venuto meno quasi totalmente l’approvvigionamento di pesce ridotto del 80-90%.

LA SITUAZIONE SULLE STRADE – Secondo la società Autostrade rimangono chiuse per i mezzi pesanti sulla A14 Adriatica le entrate di Poggio Imperiale, San Severo, Andria e Foggia, mentre sulla A7 è chiusa l’uscita di Serravalle Scrivia. Inoltre Autostrade ricorda che «sono presenti sulla viabilità nazionale, varie manifestazioni che possono rendere difficoltoso l’accesso in autostrada». Sulla A14 e sulla A16 si segnalano anche difficoltà nel rifornimento carburante.

A NAPOLI – Nella nottata invece la circolazione è tornata fluida alla barriera di Napoli est, sulla SS 7 bis e ai caselli autostradali di Nola e Palma Campania dell’A30, anche se ai margini della carreggiata si segnala un’esigua presenza di mezzi. Cessato anche il presidio alla barriera di Napoli-nord e allo svincolo dell’A3-Mercato San Severino, dove sono presenti degli automezzi in attesa di soccorso. Al termine di una riunione tecnica, il prefetto di Napoli ha disposto ai sensi dell’art. 2 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza una ordinanza per riprendere immediatamente il servizio di rifornimento dei distributori della provincia di Napoli. Il provvedimento è destinato alle società Esso e Q8, i cui rappresentanti avevano partecipato alla riunione, incaricate ora di comunicare l’ordinanza adottata agli affidatari del trasporto carburante «affinchè assicurino i rifornimenti secondo il piano di servizi programmato», si legge in una nota.

I FERMI – In Sicilia, invece, nella provincia di Ragusa ci sono stati tre arresti nell’ambito dei presidi e dei blocchi degli autotrasportatori. La polizia è intervenuta a Comiso nei confronti dei responsabili di violenza privata e danneggiamento ai danni di un autotrasportatore e di due automobilisti che non volevano aderire alla protesta.

I PREFETTI – Dopo le sollecitazioni arrivate da più parti al ministro Cancellieri cominciano a muoversi i prefetti. Lo stop agli assembramenti di tir presso i caselli autostradali all’entrata della capitale è stato deciso con un’ordinanza del Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro. «Possono creare impedimenti alla circolazione stradale – si legge nell’ordinanza- e comprometterne la sicurezza e interrompere un servizio pubblico». L’ordinanza, valida da oggi a venerdì, vieta inoltre all’interno del grande raccordo anulare e lungo tutte le strade di accesso alla capitale la circolazione degli automezzi adibiti al trasporto di merci che non siano destinati alla distribuzione nella capitale o nella provincia. Il provvedimento, precisa la Prefettura, «si è reso necessario a seguito delle proteste della categoria che stanno avendo ripercussioni su tutto il territorio nazionale e che, come noto, stanno compromettendo il regolare approvvigionamento di beni primari per i cittadini e per le attività produttive». L’inosservanza dell’ordinanza prefettizia comporterà una sanzione amministrativa pari a circa 200 euro, il ritiro della patente, della carta di circolazione ed il fermo amministrativo del mezzo.

UE SOLLECITA IL GOVERNO – L’intervento del prefetto di Roma lascia chiaramente intuire che il governo si sia deciso a passare dalle parole ai fatti. La conferma arriva anche dalla Commissione Europea. «Il ministro italiano degli Interni, Anna Maria Cancellieri, ha assicurato al vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, in una telefonata, che il governo italiano intraprenderà tutte le misure necessarie per porre fine ai blocchi» si legge in una nota della commissione. «Nella conversazione telefonica col ministro – si legge nella nota – Antonio Tajani ha espresso la sua preoccupazione per la possibile interferenza dei blocchi con la libera circolazione delle merci nell’Unione europea, dato che molti camion degli altri stati membri usano le strade italiane. Quando si verificano tali ostacoli, gli stati membri dovrebbero adottare misure necessarie e proporzionate in modo che la libera circolazione delle merci sia garantita nel territorio dello Stato membro».

CANCELLIERI AL SENATO – Sul blocco il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, interviene a Senato. «La situazione in Sicilia è al momento in via di normalizzazione, anche se in alcune zone dell’Isola permangono disagi». E ancora ci sono «focolai di criticità sul resto del territorio nazionale». Ha poi riferito che sono in corso indagini per accertare la presenza di elementi della criminalità organizzata tra i manifestanti degli autotrasportatori in Sicilia, spiegando che si punta ad accertare «l’origine degli atti intimidatori nei confronti di alcuni operatori commerciali». E poi le indicazioni per i prefetti. «Se dovessero verificarsi strascichi della protesta che compromettano la sicurezza della circolazione e l’incolumità delle persone, i prefetti potranno, come avvenuto oggi a Roma, far ricorso all’adozione di apposite, mirate ordinanze contingibili e urgenti». Ha poi spiegato che per fronteggiare la protesta sono state impiegate dalle forze di polizia 1.160 unità di rinforzo. «Continueremo a seguire questa vicenda con la massima attenzione -ha aggiunto- auspico che prevalga il senso di responsabilità in tutti gli attori della vicenda».

INTERVIENE MONTI – E interviene anche il Presidente del Consiglio Mario Monti. «Le proteste vanno esaminate caso per caso -ha detto al termine dell’Ecofin a Bruxelles – il rispetto della legalità è qualcosa che si può e si deve esigere. Certi diritti, come quello di sciopero, sono garantiti costituzionalmente, e la stessa Unione Europea si interessa di come assicurare il libero movimento delle merci, pur nel rispetto di questi diritti. Vogliamo riformare l’Italia nella comprensione delle categorie, ma facendo rispettare le leggi».

AUTISTA TRAVOLTO – Intanto c’è una svolta nelle indagini sull’incidente che ha coinvolto un autista di tir travolto da una collega tedesca. A termine dei primi accertamenti la donna è stata arrestata per omicidio colposo dopo essere stata interrogata per quasi due ore dal procuratore capo Vitari e dal sostituto Vincenzo Paone. Stando ai primi accertamenti la vittima era sulla strada con decine di colleghi ad Asti, sulla statale 10, e uno dei tanti autotrasportatori che sta bloccando l’Italia l’ha travolto. Per il 46enne italiano non c’è stato nulla da fare: i soccorsi sono stati tempestivi ma vani.

LA DINAMICA – Secondo una prima ricostruzione la donna alla guida del tir stava ripartendo all’altezza dello svincolo di Asti ovest dopo la sosta notturna. Poi si è trovata davanti un gruppo di manifestanti. L’uomo, dipendente della ditta «Astigiana Trasporti», per bloccare la conducente, si sarebbe aggrappato alla portiera dell’automezzo e sarebbe caduto sotto le ruote. I soccorsi non hanno potuto che constatare la morte dell’uomo. Sul posto si è recata l’autorità giudiziaria per cercare di ricostruire la dinamica e decidere le accuse per l’investitore. La donna, 52 anni, è in stato di fermo. La vittima è Massimo Crepaldi, astigiano di 46 anni.

IL FERITO – Un altro manifestante è rimasto lievemente ferito a Fidenza (Parma) durante il presidio al casello sull’A1 . L’uomo, come nel caso di Asti, sarebbe caduto mentre cercava di impedire il passaggio a un camion che non voleva partecipare allo stop. Avrebbe riportato ferite lievi, medicate all’ospedale di Vaio, tra Fidenza e Salsomaggiore. Secondo altre fonti, invece, sarebbe in realtà rimasto colpito durante una rissa scoppiata tra i manifestanti e un conducente straniero che voleva proseguire la sua corsa.

LA PROTESTA– Mentre si cerca di fare chiarezza sulle dinamiche dell’incidente, la protesta degli autotrasportatori non si ferma. Continua. «Sono almeno un centinaio i blocchi in tutta Italia», spiega Delfina Di Stefano dalla sala operativa della polizia stradale. Più o meno gli stessi di lunedì. Schiusi alcuni svincoli autostradali. Gli autisti sono in agitazione per il rincaro dei prezzi. Un movimento partito dalla Sicilia e che si è esteso in tutto il Paese. I blocchi potrebbero continuare fino a venerdì e c’è già chi teme per il rifornimento di prodotti freschi nei negozi. Secondo la Coldiretti le perdite ammonterebbero a «50 milioni di euro al giorno per prodotti alimentari deperibili». I prezzi di frutta e verdura sono alle stelle.

FERMA LA FIAT– Ed è proprio a causa dei blocchi che la Fiat si è fermata anche al secondo turno. Gli stabilimenti di Melfi, Cassino, Pomigliano, Mirafiori e Sevel erstano fermi anche al secondo turno. I lavoratori delle Carrozzerie di Mirafiori in cassa integrazione straordinaria avrebbero dovuto riprendere oggi, per tre giorni, la loro attività. Disagi in molte città. Da Nord a Sud. Anche la Sardegna coinvolta nella protesta. Blocco all’ingresso Dogana del porto di Cagliariedazione online.

RISCHIO SPESA – E la Confcommercio lancia l’allarme sulle forniture alimentari. « Se la protesta dei tir non si interromperà – si legge in una nota- è serio il rischio che l’interruzione di forniture importanti per le imprese e la mancata distribuzione di prodotti di largo e generale consumo alimentare possa impedire alle famiglie di poter fare la spesa regolarmente già dalle prossime ore». Mentre il Cosacons sollecita l’intervento dei prefetti. «Oltre al morto che c’è già stato, cosa deve succedere ancora prima che il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri si svegli e si decida finalmente a precettare i camionisti, alcuni dei quali sono già colpevoli del reato di danneggiamento» si chiede l’associazione dei consumatori.

LA BENZINA – Per quanto riguarda l’emergenza benzina non sono mancati i «furbetti» che hanno approfittato della situazione per speculare sul carburante. Ad Avellino un distributore di carburanti è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza: i prezzi praticati dal gestore erano lievitati del 10 per cento in una sola giornata per le lunghe code di auto che si erano formate. I centralini delle Fiamme Gialle del capoluogo campano sono stati subissati da segnalazioni di consumatori.

Redazione Online

Tir, si attenuano i blocchi. Ma rimangono i disagi per i rifornimenti, intervengono i prefetti. Autista ucciso, arrestata collega tedescaultima modifica: 2012-01-25T16:03:35+01:00da
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