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Trema il Nord, scuole e uffici evacuati

TANTA PAURA MA NESSUN DANNO. Terremoto avvertito dalla Lombardia al Veneto. Epicentro nel Reggiano, magnitudo 4,9. Nella notte scossa di 4,2 nel Veronese

MILANO – Una forte scossa di terremoto, poco dopo le 9 del mattino ha interessato il Nord Italia ed è stata distintamente avvertita dalla Lombardia al Veneto. La scossa, di magnitudo 4,9 ha avuto epicentro nella pianura padana emiliana, in provincia di Reggio Emilia, a una profondità di 33,2 chilometri. Secondo quanto accertato dall’Istituto di Geofisica, i comuni più vicini all’epicentro sono Poviglio, Brescello e Castel di Sotto. La scossa è stata avvertita nelle province di Mantova, Parma e Reggio Emilia. Il terreno ha tremato per qualche istante, allarmando i cittadini che hanno iniziato a telefonare ai Vigili del Fuoco. L’Istituto di Geofisica l’ha registrata alle 9,06 e l’ha definitiva significativa. Una nuova scossa, di magnitudo 2,3, è stata registrata, alle 9,24, nella pianura Padana, sul versante Lombardo. L’evento è stato localizzato ad una profondità di 25,7 chilometri. Le località più prossime all’epicentro sono Pomponesco e Viadana, in provincia di Mantova; Boretto, Brescello, Castelnovo di Sotto, Gualtieri, Poviglio, in provincia di Reggio Emilia. Nel piccolo comune di Poviglio (7.000 abitanti circa), in provincia di Reggio Emilia, è stato evacuato l’Istituto Comprensivo,ma apparentemente la struttura non ha subito danni.

LA PLACCA ADRIATICA – Il sisma – spiega il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) – è legato ai movimenti della placca Adriatica, che si estende sotto l’area della pianura Padana e si deforma verso Sud, per poi scendere sotto l’Appennino.

NEL FOGGIANO – Una nuova scossa di magnitudo 2.4 è stata registrata alle 10.04 in provincia di Foggia con epicentro nel capoluogo dauno. Tra gli altri centri dove il terremoto è stato registrato secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Carapelle, Rignano Garganico e San Marco in Lamis. Il terremoto non è stato avvertito dalla popolazione. Non si registrano danni.

L’EPICENTRO – «È stata una scossa forte, l’abbiamo avvertita molto bene e siamo usciti in strada», dicono alcuni dipendenti comunali di Brescello, il paese di Peppone e don Camillo, dove si è registrata la scossa più forte. «Abbiamo avuto un po’ di paura, poi ci siamo tranquillizzati – commentano – e dopo un po’ siamo rientrati in municipio. In Comune non ci sono stati danni, anche in piazza non se ne vedono». La Prefettura di Reggio Emilia non ha ricevuto al momento segnalazioni di danni importanti: sono caduti calcinacci dagli edifici e la rete di telefonia mobile è rimasta intasata per alcuni minuti. Sono in corso ricognizioni nelle aree dove il sisma è stato avvertito, in coordinamento con l’Amministrazione provinciale, Comuni, vigili del fuoco, forze dell’ordine e protezione civile.

LOMBARDIA – A Milano alcuni edifici sono stati fatti evacuare e molte persone si sono riversate per le strade: in piazza Cordusio i clienti delle Poste sono letteralmente fuggiti dal palazzo. Sono state temporaneamente evacuate molte scuole: diversi istituti scolastici hanno autonomamente deciso di far uscire i bambini e i ragazzi a scopo precauzionale, per poi farli rientrare. In una dozzina di casi, la Polizia locale ha inviato pattuglie per aiutare gli insegnanti nelle operazioni di evacuazione e di rientro. Oltre all’aumento delle chiamate al 113 nei 15 minuti successivi alla scossa, alla ricerca di informazioni, si registra solo una crepa segnalata al 113 dall’istituto scolastico Feltrinelli di via Tabacchi. A Bergamo è stato evacuato l’ufficio postale per via di alcune crepe rilevate su un muro. Il presidente della Regione, Roberto Formigoni ha assicurato che il terremoto di stamane non ha provocato danni in Lombardia. La protezione civile è stata subito allertata e si è attivata, contribuendo anche a rassicurare la popolazione. Il governatore ha raccontato di aver avvertito la scossa. «Ero nel mio ufficio al 35esimo piano» di Palazzo Lombardia, ha detto; e ha spiegato che nella sede vi sono stati momenti di agitazione, vista l’intensità della scossa.

 

DA PARMA A GENOVA – A Colorno, in provincia di Parma, un ragazzo di una scuola racconta: «Eravamo appena entrati in classe, quando abbiamo sentito un paio di scosse. Sono anche cadute alcune pentole». «Ci hanno fatto uscire, ora ci sono i carabinieri qui fuori, è caduto un pezzo di una statua del tetto del palazzo Ducale, ma non si è fatto male nessuno», ha aggiunto. A Genova sono stata evacuate a scopo precauzionale alcune scuole che autonomamente hanno deciso di far uscire gli studenti, come dice la Regione Liguria in una nota. Anche gli impiegati di alcuni uffici regionali sono usciti in strada. La Protezione civile regionale, al momento, non ha registrato danni sul territorio ligure e sta comunque monitorando la situazione.

DALLA TOSCANA ALL’ALTO ADIGE – La scossa è stata avvertita ai piani alti delle case anche in Toscana, in particolare a Firenze e nella Toscana nord-occidentale, nelle province di Lucca e Massa Carrara. Segnalazioni e telefonate in Val d’Aosta. E anche in Trentino Alto Adige i vigili del fuoco di Bolzano hanno ricevuto una serie di chiamate di cittadini preoccupati.

NEL VERONESE – Nella notte, poco dopo l’1, una forte scossa di magnitudo 4.2 era stata avvertita dalle popolazioni tra i comuni di Negrar, Marano di Valpolicella, Grezzano e San Pietro in Cariano, in provincia di Verona. Non risultano danni a persone e cose. Secondo i rilievi registrati dall’Istituto Nazionale di Goefisica e Vulcanologia, l’evento sismico principale si è verificato alle 00,54, seguito all’1.05 da una replica di 2.1 gradi della scala Richter. Sono quattro in totale le scosse registrate nella zona delle Prealpi venete da martedì sera: le prime due, di magnitudo 2.7 e 2.1, sono state avvertite alle 20.41 e alle 20.49.

TRENI RALLENTATI – Rallentamenti a partire dalle 9.15 sono stati segnalati dalle Ferrovie dello Stato fra Bologna e Milano, sia sulla linea convenzionale sia sulla linea Alta Velocità, per consentire le verifiche sullo stato delle infrastrutture dopo la seconda scossa avvertita nel Reggiano. In totale sono rimasti coinvolti tre treni regionali e quattro Eurostar, con ritardi compresi fra 20 e 30 minuti. Intanto è ripresa gradualmente alle 6 la circolazione dei treni sulle linee Bologna-Verona e Modena-Verona, sospesa dalla mezzanotte per consentire le verifiche tecniche dopo la forte scossa di terremoto registrata in provincia di Verona. Quattro in totale i treni regionali cancellati e ritardi compresi fra 10 e 90 minuti per altri nove convogli.

Redazione online

Trema il Nord, scuole e uffici evacuatiultima modifica: 2012-01-25T15:46:59+01:00da
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