Treni e maltempo. Per i disagi la regione Liguria denuncia Trenitalia e Rfi. Il Campidoglio decide la sospensione delle lezioni in tutti gli istituti per venerdì e sabato: potrebbe nevicare a Roma
ROMA – Dal Piemonte alla Sicilia tutta la penisola resta ancora stretta nella morsa del gelo e della neve e rimane sempre molto difficile spostarsi in treno nonostante il piano messo in atto da Protezione civile, Autostrade, Ferrovie e Anas. Sono invece ripartiti, dopo quasi l’intera notte di fermo in mezzo alla campagna nei pressi di Forlì, due treni, Milano-Pescara e Milano-Ancona, attesi a destinazione con quasi dieci ore di ritardo. Le Fs hanno comunque fatto sapere che alle 8 tutte le linee erano attive, seppure con le riduzioni previste dal piano neve. Nessun problema invece per i treni ad Alta velocità.
DENUNCIATA TRENITALIA – Nonostante tutte le assicurazioni rimane problematica la situazione soprattutto in Emilia, Piemonte e Liguria dove la regione ha denunciato Rfi e Trenitalia alla Procura della Repubblica di Genova per i disservizi del trasporto ferroviario e i disagi che gli utenti hanno subito mercoledì. Secondo l’assessore ai Trasporti, Enrico Vesco, non sono state in grado di gestire la «preannunciata» emergenza maltempo.
EMILIA – La circolazione ferroviaria sta subendo ritardi e rallentamenti a Rimini come nel resto della regione, anche se sulle rive dell’Adriatico la neve che scende copiosa in collina si trasforma in acqua. Nella stazione del capoluogo romagnolo si registrano diverse cancellazioni, soprattutto per quanto riguarda alcuni treni a lunga percorrenza, mentre si registrano ritardi tra i 50 e i 100 minuti su diversi convogli che servono la dorsale adriatica. In particolare si registrano 120 e 100 minuti di ritardo per due treni che sarebbero dovuti giungere a Rimini da Bologna alle 8.03 e alle 8.37: ritardo di 50 minuti per altri due convogli in arrivo da Piacenza e da Bari e di 40 minuti per un treno in arrivo da Milano. Sul fronte della partenze, invece, sono stati cancellati tre treni: uno diretto ad Ancona, uno diretto a Bari e uno diretto a Bologna. Ritardo di 60 minuti per un altro treno in partenza per Piacenza, 50 minuti di ritardo per un treno diretto a Milano e 40 minuti di ritardo per uno diretto a Lecce. Tra ritardi e cancellazioni dettati dalla neve e dal gelo, partenza regolare per un Intercity diretto a Bologna: sul convoglio sono saliti un’ottantina abbondante di passeggeri. Nell’atrio della stazione riminese tante le persone sedute a terra tra le valigie in attesa del proprio treno, in particolare tanti giovani diretti al nord e al sud con treni a lunga percorrenza, tra i più penalizzati dalle difficili condizioni meteo nelle diverse regioni. Nutrite anche le file alla biglietteria, dove i passeggeri chiedono informazioni sui loro treni e sui loro biglietti.
FRECCIAROSSA – I passeggeri del Frecciarossa 9505 Milano-Napoli sono stati trasferiti su un altro treno ad Alta Velocità. Il trasbordo, durato circa un’ora e mezza e terminato alle 10.40, è stato effettuato in linea, cioè lungo i binari e non in una stazione, nei pressi di Rubiera (Reggio Emilia). «Una procedura – hanno precisato da Trenitalia – prevista e codificata, effettuata in tutta sicurezza». Per completare l’operazione è stata interrotta la circolazione sull’Av Bologna-Milano. Anche in questo caso, neve e ghiaccio le cause del guasto.
PIEMONTE – Forti disagi e ritardi per i treni anche in Piemonte. In giornata è prevista (in attuazione del piano neve) la soppressione di oltre 200 treni. Particolarmente penalizzata la linea Torino-Milano, dove si registrano ritardi medi di oltre un’ora con punte di oltre tre ore (per il convoglio Milano-Torino che sarebbe dovuto arrivare alla stazione di Porta Nuova alle 7,10). Disagi e ritardi si sono registrati finora anche su tutte le altre linee, in particolare sulla Torino-Ivrea-Aosta, sulla Torino-Modane, sulla Torino-Cuneo-Ventimiglia e sulla Torino-Savona, con ritardi che arrivano anche all’ora e mezza.
CONVOCAZIONE IN SENATO – I senatori del gruppo Pd nella commissione Lavori Pubblici del Senato hanno chiesto questa mattina l’immediata convocazione dei vertici di Trenitalia, di Ferrovie dello Stato e della Rete Ferroviaria Italiana per fornire spiegazioni sul blocco dell’Intercity Bologna-Taranto. «Quel che vogliamo conoscere con urgenza – spiegano i senatori del Pd Marco Filippi e Marina Magistrelli – non è tanto la ricostruzione dei fatti, che anche attraverso i social network è stata resa nota dagli stessi passeggeri. Quel che i vertici del gruppo Ferrovie ci devono spiegare è come possa ancora accadere in Italia un fatto di tale gravità, dal momento che in altri paesi, per esempio in Germania, i treni continuano a funzionare anche con la neve, il ghiaccio e temperature molto inferiori alle nostre». E ancora «vogliamo capire perchè i passeggeri sono stati lasciati al buio, al freddo e senz’acqua per così tante ore, perchè non è stata avvertita la Protezione civile».
LA RABBIA DEI CONSUMATORI – Tornano alla carica le associazioni dei consumatori. Telefono Blu consumatori ha denunciato, in una nota, che «quanto accaduto ieri con il treno Milano-Taranto appartiene, tolte le tragedie come quelle della Costa Concordia, ad uno degli incubi peggiori che possano capitare ai passeggeri. Pare incredibile che una pur abbondante nevicata nel 2012, in una regione tradizionalmente efficiente, possa provocare un tale disagio portando la gente alla esasperazione». E se il Codacons ha annunciato «un esposto alla Procura e al Ministero dei Trasporti, chiedendo di verificare i fatti e le cause che hanno determinato i forti ritardi nei soccorsi», l’Aduc si è domandato come sia stato possibile il congelamento dei cavi «per temperature che non sono certo polari. Vorremmo sapere se i viaggiatori sono stati informati dei loro diritti, cioè della possibilità di rimborso e di risarcimento dei danni subiti».
ROMA – Sospensione dell’attività didattica a Roma in tutte le scuole di ogni ordine e grado nei giorni di domani e sabato. Lo ha deciso il Campidoglio considerato il rischio neve nella Capitale per le prossime ore. Domani e sabato, fa sapere il sindaco Alemanno «abbiamo deciso di sospendere l’attività didattica in tutte le scuole di ogni ordine e grado di Roma. Le scuole non chiuderanno, ma le famiglie potranno tenere i ragazzi a casa» senza perdere giorni di didattica. «Non sussistono condizioni di pericolo per le strutture – ha aggiunto il primo cittadino – quindi questo è solo un modo per evitare disagi alle famiglie». Saltano per due giorni le lezioni, dunque, coem ribadisce il sindaco nel suo blog.«Venerdì e sabato, in previsione di avverse previsioni meteorologiche, le scuole romane di ogni ordine e grado sospenderanno le attività didattiche. Gli istituti resteranno aperti, ma le famiglie sono invitate a non portare i figli a scuola». E rilancia su Twitter: «Niente lezioni venerdì e sabato nelle scuole a #Roma – per rischio #neve. Aperte comunque per i ragazzi in caso di necessità»
CONFUSIONE – Ma le indicazioni del Campidoglio stanno creando una certa confusione. Alcuni istituti privati, dopo il primo annuncio hanno avvisato le famiglie che sarebbero rimasti chiusi come da indicazioni dell’amministrazione capitolina.
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