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Fornero: «Nessuna demonizzazione del posto fisso»

«se le imprese vogliono flessibilità devono pagare». Il ministro del Welfare Fornero assicura: «Nessuno potrà mai licenziare per motivi di discriminazione»

ROMA – Il ministro Elsa Fornero difende l’operato del governo. E in particolare per quel che riguarda la riforma del mondo del lavoro. In un’intervista a Skytg24 spiega: «Si parla troppo di articolo 18». E aggiunge: «Nessuna demonizzazione del posto fisso». Assicurando che «nessuno potrà mai licenziare per motivi di discriminazione».

LA FLESSIBILITA’ E I SINDACATI– «Dobbiamo sforzarci di avere una flessibilità buona. La flessibilità cattiva si traduce in precarietà». Il ministro poi sottolinea: «Quello che dobbiamo rompere è il meccanismo per il quale le imprese che hanno lavoro flessibile pagano poco. Se vuoi la flessibilità devi essere pronto a pagare di più». E sul leader dell Cgil spiega: «Non la considero affatto una mia avversaria. La considero una persona con un ruolo importantissimo, rappresenta moltissimi lavoratori italiani». Ai leader dei sindacati e di Confindustria, Fornero spiega di aver detto: «Dobbiamo partire dai problemi, siamo qui per discutere e dialogare, possiamo cercare delle soluzioni».

I GIOVANI– La riforma delle pensioni «aiuta i giovani, sottrae loro un onere, quello del debito che era un peso enorme sulle giovani generazioni». E sulla frase del viceministro Martone che dava degli «sfigati a chi si laurea dopo i 28 anni», Fornero aggiunge: «Espressione infelice, non l’avrei mai usata. Ma non lo accuso, capita a tutti».

LA FIAT- «La Fiat deve restare italiana e lavorerò per questo, ma deve essere produttiva. E non deve restare in Italia perché tenuta in piedi», sottolinea il ministro. E alla domanda «Cosa pensa di Marchionne?», Fornero risponde «Thatcher potrebbe essere usato per lui più che per me. Soprattutto penso che usa metodi thatcheriani nella sua industria».

Redazione Online

Fornero: «Nessuna demonizzazione del posto fisso»ultima modifica: 2012-02-04T12:35:38+01:00da
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