Il motore di ricerca che usava il protocollo Bit Torrent. Dopo 7 anni di attività, il popolare motore annuncia la chiusura. Spodestato da nuovi siti di streaming. Legali

MILANO – Ed ecco un altro torrent che se ne va, spontaneamente, compiendo un gesto che è già stato definito “un cyber-suicidio”. BTJunkie, il motore di ricerca che usava il protocollo Bit Torrent per la distribuzione e condivisione dei file in rete e che consentiva di scaricare film, musica, software e persino videogiochi (legalmente ma anche non), si ritira, prima che lo stabilisca un tribunale, sulla scia di una serie di avvenimenti che fanno temere il peggio per il file sharing in generale.
AUTOSOSPENSIONE – Qualcuno lo definiva uno dei più importanti supermercati mondiali del falso multimediale, ma era un riferimento fondamentale del torrentismo globale. «Questa cari amici è la fine. Non è stata una scelta facile, ma alla fine abbiamo deciso di chiudere volontariamente. Abbiamo lottato per anni per il diritto di comunicare, adesso è tempo di guardare avanti. È stata una esperienza di vita, vi auguriamo il meglio»: la decisione è stata resa nota dalla stessa BTJunki e con una nota pubblicata sul sito internet, seguendo la strategia dell’auto-sospensione già scelta da altre piattaforme di file hosting (come Filesonic e Fileserve).
CLIMA RISCHIOSO – Pochi giorni fa c’era stata la chiusura del sito Megaupload.com decisa dalle autorità americane e l’arresto del suo fondatore Kim Dotcom, l’uomo d’affari tedesco il cui vero nome è Kim Schmitz. L’accusa è stata «violazione delle leggi sul diritto d’autore, uso improprio dei mezzi elettronici, associazione a delinquere finalizzata all’estorsione, al riciclaggio e alla violazione del diritto d’autore». E come se non bastasse c’è stato anche l’arresto dei fondatori di Pirate Bay che ha spaventato non poco i protagonisti del file sharing. I quattro amministratori della baia infatti si sono aggiudicati oltre alle condanne di detenzione (dai 4 ai 12 mesi) confermate dall’appello, anche una multa salta di 5,3 milioni di euro.
BYE BYE BTJUNKIE – Il motore di ricerca canadese di file torrent BTJunkie, da alcuni definito la superpiattaforma digitale pirata, ha annunciato dunque la sua decisione di chiudere definitivamente i battenti, ma va precisato che era già stato bloccato da anni dall’Italia con l’Operazione Poisonous Dalhia, e che era ancora aggirabile con proxy e altri sistemi.
SETTE ANNI – Dopo quasi 7 anni di attività (2005-2012) dunque BTJunkie preferisce ritirarsi di propria volontà, vista anche l’aria che tira che scandisce una volta per tutti una limitazione poderosa al download di file illegali, intravedendo al tempo stesso un impegno e una volontà nella creazione imminente di nuovi siti di streaming legali e a pagamento. Con circa 4 milioni di file attivi e una crescita pari a 4mila nuovi contenuti al giorno è stato per circa 5 anni uno di siti più famosi del torrentismo.
MEGAUPLLOAD – La vicenda di Megaupload docet. È stato un sito web di file hosting internazionale di proprietà di Megaupload-Limited (Hong Kong) ed era fruibile in 20 lingue. Secondo uno studio del Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti, il dominio Megaupload.com con oltre 150 milioni di utenti registrati e 50 milioni di visitatori al giorno, rappresentava il 4 per cento di tutto il traffico internet mondiale. Megaupload possedeva anche Megavideo, per la trasmissione in diretta (streaming) di video flash e Megaporn, sito di contenuti pornografici. Hanno chiuso infine anche Videozer, Videobb, Stagero e Videoweed. Tutti servizi alternativi a Megaupload per la condivisione di file multimediali da guardare in streaming. Tanto che gli esperti si domandano se per caso non sia l’inizio della fine del file sharing.
I DIECI FILM PIU’ PIRATATI– Eppure i numeri parlano chiaro: secondo i dati diffusi da TorrentFreak ogni giorno decine di migliaia di film vengono piratati utilizzando il protocollo BitTorrent. E spulciando la lista dei top 10 si conferma una similitudine di gusti tra chi scarica e chi compra. La classifica dei dieci film più piratati infatti conferma che il download, nonostante l’atmosfera che aleggia, non si placa e che ai primissimi posti ci sono Avatar (che si conferma il più scaricato di tutti i tempi con 21 milioni di download), Il cavaliere oscuro e Transformers (con 19 milioni di download ciascuno), Inception, Una notte da leoni (The Hangover) e Star Trek. Mentre al Box Office il primo posto è di Avatar, ma al secondo e terzo posto ci sono Titanic e Harry Potter e i doni della morte: Parte 2, Il Signore degli anelli e Transformers 3.