NEL PAESE DEL CAPO DEI CASALESI. Avrebbe costretto alle dimissioni il precedente primo cittadino
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Fortunato Zagaria sindaco di Casapesenna |
NAPOLI – Arrestato il sindaco di Casapesenna. Costrinse l’ex primo cittadino alle dimissioni per prenderne il posto. Fortunato Zagaria, 57 anni, ingegnere, primo cittadino dal 2009, è accusato di aver agito su mandato del boss Michele Zagaria, arrestato lo scorso 7 dicembre minacciando il precedente sindaco del Comune casertano, Giovanni Zara. Secondo l’accusa, a quest’ultimo, durante il suo mandato, avrebbe consigliato ripetutamente, anche a nome del ‘boss’, di non assumere iniziative pubbliche contro la camorra, perché erano sgradite a Michele Zagaria. Lui stesso, in occasione dell’arresto del boss, dichiarò: «La camorra non è ancora stata sconfitta».
GLI INDAGATI – Nell’indagine condotta dal capo della Dda di Napoli Federico Cafiero de Raho sono coinvolti anche altri assessori e consiglieri comunali di Casapesenna. Nel frattempo è stata avviata la procedura di scioglimento dell’amministrazione comunale del paese che ha dato i natali a Michele Zagaria.
IL SINDACO – Fortunato Zagaria, non imparentato con il boss, è stato eletto nel 2009 in un raggruppamento di centrodestra, è stato arrestato nella sua abitazione. L’accusa nei suoi confronti è di violenza privata. Zagaria era già stato sindaco del paese natale del boss, ed è stato anche vicesindaco del primo cittadino precedente, Giovanni Zara. Quel consiglio comunale fu sciolto per le dimissioni di 11 consiglieri, 10 giorni dopo che Zara, considerato un sindaco anti-camorra, aveva firmato un protocollo per l’avvio di un progetto in un bene confiscato al capozona Vincenzo Zagaria.