Le violenze anche in altre parti della grecia. Almeno 120 le persone ferite negli scontri, 65 gli arrestati. Negozi saccheggiati e 45 edifici bruciati. Come il regista theodorakis anche lui in piazza syntagma. L’ex partigiano 90enne in prima linea negli scontri: «Adesso basta. Il popolo greco si sta ribellando»
ATENE – È un risveglio amaro per Atene. Alle prime ore di lunedì mattina, l’aria nel centro città è ancora impregnata dall’odore dei lacrimogeni e dalla fuliggine dei palazzi dati alle fiamme durante la notte di scontri davanti al Parlamento. Per la capitale greca è il momento di contare i danni. Almeno 45 edifici sono stati dati alle fiamme. Saccheggiati molti negozi. Centinaia i feriti e 65 persone arrestate (altre 75 sono in state fermate). I lavori dei vigili del fuoco continuano nelle strade principali. Così mentre i greci si chiedono che cosa sarà del loro futuro, le borse aprono in rialzo.
IL BILANCIO– Domenica, mentre in Parlamento si votava la nuova manovra che prevede tagli per 3,3 miliardi, la rabbia ellenica si è sfogata contro le vetrine dei negozi, contro le forze dell’ordine. Ad Atene sono stati dati alle fiamme almeno 45 edifici. Sono almeno 120 le persone ferite. Tra loro ci sono 50 poliziotti e almeno 70 manifestanti. Il sindaco di Atene, Giorgos Kaminis, ha riferito che alcuni dei manifestanti hanno provato a fare irruzione nel palazzo del municipio, ma sono stati respinti. «Una volta ancora, la città è stata usata come leva per provare a destabilizzare il Paese», ha detto. Per poi aggiungere: «I danni sono irreparabili». Scontri si sono verificati anche in altre sei città; i peggiori nella città centrale di Volos, dove il palazzo del comune e una agenzia delle entrate sono stati danneggiati dalle fiamme.
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SIMBOLO DELLA RESISTENZA– Scrittore, ex partigiano e politico, Glezos è diventato famoso nel 1941, quando riuscì a intrufolarsi sull’Acropoli e ammainare una bandiera nazista. Il tutto mentre il Paese era ancora occupato. Da quel momento il suo impegno in politica è stato costante.
EROE ANCHE SUL WEB – Sempre presente nelle manifestazioni, anche negli ultimi anni. E poco importa se poi veniva colpito dalla polizia. Così è stato anche domenica. «Adesso basta», ha spiegato ai cronisti che lo interpellavano in piazza. «Non hanno idea di cosa significhi un’insurrezione del popolo greco. E i greci, al di là dell’ideologia, si stanno ribellando». Poi il fitto lancio di gas, l’ha fatto arretrare. E lo hanno portato in ospedale. E su internet è scattata la solidarietà. Fotografie che lo ritraggono mentre i poliziotti lo colpiscono. «Se questo è un black bloc», scrivono ironici centinaia di utenti sulla didascalia. Un «black bloc» che compirà 90 anni il 9 settembre.