MORANDI: «PREFERISCO BELEN AGLI OMOSESSUALI? FARò AMMENDA QUESTA SERA». Marano: non sono venuto per fermare il Molleggiato. Seconda giornata, scendono gli ascolti. Pesa la concorrenza del Milan. Ieri 37,24% di share, contro il 48,5% della prima serata. Eliminati Bertè-D’Alessio, Dalla-Carone, Marlene Kuntz e Irene Fornaciari. Annullata la conferenza stampa di Celentano prevista per domani. Secondo i giornali, Ivana Mrazova è “superchic ed eterea”, l’ex velina “bella e imbrazzante”, mentre per quanto riguarda la Rodriguez ci si concentra soprattutto sullo spacco da brivido del vestito. “Dopo Celentano sembravano più belle non solo più talentuose”, scrive l’Unità.
SANREMO – Nuovo colpo di scena a Sanremo. Venerdì doveva essere la giornata in cui Adriano Celentano avrebbe risposto alle domande dei giornalisti, ma il Molleggiato ha annullato la prevista conferenza stampa. A dare l’annuncio è il direttore artistico Gianmarco Mazzi, che in precedenza durante la conferenza stampa dell’organizzazione aveva fatto sapere che l’artista domani avrebbe incontrato i giornalisti, affiancato dallo stesso Mazzi e da Gianni Morandi, per dire la sua sulle polemiche innescate in questi giorni dalla sua performance di martedì sera all’Ariston. Poco prima il proconsole Rai giunto da Roma, alias Antonio Marano vicedirettore generale della tv di Stato aveva invece annunciato: «Non ho mandato di fermare Celentano».
MARANO – «Una cosa la voglio dire chiaramente: nessuno a Roma mi ha detto “vai a Sanremo e non mandare in onda Celentano”» aveva spiegato il vicedirettore generale della Rai. Nella performance di Adriano Celentano c’erano «termini e linguaggi che non sono da considerare da servizio pubblico», spiegava però ancora Marano. «Sono convinto – aveva poi aggiunto rispondendo alle domande dei cronisti – che Adriano saprà recuperare e ridare serenità a Sanremo». Tuttavia Marano non escludeva che «Il Molleggiato» potesse essere punito per aver violato il codice etico della Rai che anche lui è tenuto a rispettare. «Oggi sapremo se il consiglio avrà individuato nell’intervento di Celentano eventuali violazioni al codice etico. Io non posso esprimermi a riguardo perchè facendo parte del comitato sono tenuto alla riservatezza» aveva sottolineato Marano. Il direttore di Rai1 Mauro Mazza, invece, non tenuto alla riservatezza, rispondeva ai giornalisti che chiedevano un parere: «Sì, per me c’è stata violazione». Mazza aveva poi spiegato che non intendeva dimettersi dopo la discussa performance di martedì di Celentano.
SECONDA SERATA – Senza Molleggiato però calano gli ascolti. La seconda serata non piace come la prima. E gli ascolti scendono. Sono stati infatti 11 milioni 55 mila, pari al 37.29% di share, gli spettatori che hanno seguito la prima parte della seconda serata di Sanremo. Segno meno dunque rispetto ai 14 milioni e 378 mila telespettatori (48.51% di share) della sera precedente. E dato in calo anche rispetto all’edizione del 2011, quando furono 12 e 56 mila gli italiani davanti al televisore.
IL MILAN TOGLIE SPETTATORI – La seconda parte ha avuto invece 6 milioni 13 mila spettatori con il 47.20% (nel 2011 8 milioni 65 mila con il 49.64%). La media ponderata degli ascolti di ieri è pari a 9 milioni 200 mila spettatori con il 39.27% di share (nel 2011 era stata di 10 milioni 144 mila con il 42.67%). A dare filo da torcere alla serata del dopo-Celentano, che ha visto esibirsi all’Ariston di nuovo tutti i big e otto giovani di SanremoSocial, è stata in particolare la Champions League: il match Milan-Arsenal ha incollato a Rai2 quasi 4 milioni di appassionati (3 milioni 919 mila) con il 12.26%.
VINCE LA MUSICA – «La seconda serata è stata proprio la serata della musica, anche perchè ha il vantaggio di andare in onda con i brani già sentiti nella prima sera. Poi era anche una serata nata per i giovani». Così il direttore artistico del Festival di Sanremo, Gianmarco Mazzi, ha commentato la serata di mercoledì. Quanto agli ascolti ottenuti dalla serata Mazzi ha sottolineato: «Quest’anno abbiamo deciso di partire all’inizio del prime time, alle 20.35 e abbiamo abbassato di dieci punti il programma concorrente di dieci punti. Ma questo ha voluto anche dire che il Milan, che ha fatto una gran partita, l’abbiamo avuto contro tutto anche nel primo tempo mentre per esempio l’anno scorso, iniziando alle 21.20 la Roma l’abbiamo avuta solo il secondo tempo»
PROTESTE ASSOCIAZIONI GAY – E, immancabili, sono arrivate le proteste delle associazioni gay che non hanno gradito la performance dei Soliti Idioti e le battute di Gianni Morandi. «Sanremo ieri sera ha sceso di nuovo la scala dei livelli di dignità e civile decenza», ha dichiarato l’Arcigay di Torino. «Per quanto si tenti di sdrammatizzare il ridicolo accennando a Giovanardi, definire i gay come donne senza mestruazioni è vergognoso, soprattutto utilizzando i soliti stereotipi svolazzanti». Arcigay non risparmia neppure il conduttore Gianni Morandi che «non riesce nemmeno a dire Marito e Marito, ricorda quasi Berlusconi quando afferma “Io non ho niente contro ma preferisco Belen”».
LE SCUSE DI MORANDI – Si dice invece «sorpreso» Gianni Morandi dalla reazione delle associazioni gay alla sua frase ripetuta più volte. «Farò ammenda questa sera» assicura Morandi e Rocco Papaleo gli fa eco ironizzando: «Non ci facciamo mancare proprio nulla», facendo riferimento alle polemiche di varia natura che accompagnano la kermesse.