Un Milan aggressivo avvisa la Juventus. Borini trascina la Roma contro il Parma. Allegri: “Avessero tolto il gol alla Juve…”

VENTIQUATTRESIMA GIORNATA. Muntari, Emanuelson, Robinho: tre gol al Cesena la squadra di Allegri ora ha la testa a sabato sera. Il mister rossonero: se non fosse stato convalidato mi sarei divertito. Il Palermo travolge la Lazio

CESENA – Al 3-1 della Juve contro il Catania, il Milan ha risposto con identico risultato, in casa del Cesena, a sei giorni dalla super-partita di San Siro, quella che sabato sera darà una svolta decisiva alla storia del campionato. I rossoneri partono davanti: hanno un punto in più, ma anche una gara in più dei bianconeri, che devono recuperare quella con il Bologna (7 marzo).

ROMAGNOLI TRAMORTITI – È stata quasi una non partita, per il modo con il quale il Milan l’ha dominata nella prima ora, subito aggressivo, subito pericoloso negli ultimi venti metri, con un gioco palla a terra che ha tramortito l’avversario. Il Cesena non ha avuto nemmeno il tempo di organizzare una controffensiva, perché il Milan ha preso subito in mano la partita. Micidiale la conclusione di Emanuelson, dopo appena otto minuti (Antonioli in angolo) e dopo dieci, ecco Ambrosini presentarsi da solo davanti al portiere del Cesena, bravo a respingere il pallone.

COLPI DA KO – Ma sulla punizione di Thiago Silva, Antonioli non è riuscito a trattenere il pallone e Muntari, del quale l’Inter si era liberata in tutta fretta a fine gennaio (anche sulla pressione dei tifosi che non perdevano occasione per fischiarlo), è stato il più rapido a ribadire in rete. Era il 29’ del primo tempo e meno di 60 secondi dopo, il Milan ha messo la partita in frigorifero, sulla conclusione di sinistro di Emanuelson.

IN GHIACCIAIA – Il Cesena ha provato ad affacciarsi in avanti con Iaquinta (33’), trovando però Abbiati reattivo, ma ha continuato a subire la pressione rossonera. Anche nella ripresa, dopoché in avvio, Mutu aveva fallito da vicino l’1-2 (di testa). Non ha invece sbagliato nulla Robinho, sul lancio profondo di Abate e sullo 0-3 il Milan ha cominciato a pensare alla Juve. Forse troppo (Allegri dalla panchina molto ha urlato), così il Cesena ha provato a riaprire la partita sul gol di Pudil (20’). Ma l’impressione è che il Milan, pur correndo meno, è sempre stato padrone assoluto del campo. E se Iaquinta ha avuto la palla del 2-3 (38’, attento Abbiati), quattro minuti prima El Shaarawy aveva trovato Antonioli pronto a negargli il quarto gol. Anche i tifosi rossoneri a quel punto avevano altre preoccupazioni: per mezz’ora si sono divertiti con gli sfottò all’Inter, arrivando persino ad invocare José Mourinho e la B dei nerazzurri.

MILANO – Il Milan risponde subito alla Juventus, vittoriosa sabato sera nell’anticipo (3-1 al Catania), e da capolista si presenta al big match di sabato sera.

IBRAHIMOVIC – Prima dell’incontro i rossoneri avranno un altro appuntamento importante, anche se non sul campo. Ci sarà, infatti, il ricorso per la squalifica di tre turni inflitta a Zlatan Ibrahimovic dopo lo schiaffo ad Aronica. Massimiliano Allegri preferisce non pensarci, forse anche delle due vittorie esterne maturate senza lo svedese: «Sarebbe meglio avere Ibra – ha spiegato il tecnico a Sky -. Non mi aspetto nulla, aspetto solo la decisione sulla squalifica, venerdì». Comunque, pensando alla gara dell’indomani, aggiunge: «Ora abbiamo una settimana per prepararci a questa sfida con i bianconeri, sarà sicuramente affascinante e vogliamo giocarcela».

ALLEGRI PUNZECCHIA– Milan-Juventus è quasi un derby, e come tutti i derby è anche una gara di punzecchiature e piccole stilettate. Così nemmeno Allegri si tira indietro, e forte del suo punto di vantaggio, ironizza: «Se ieri sera l’arbitro avesse annullato il gol di Chiellini mi sarei molto divertito». Il riferimento è alle polemiche della settimana, con l’allenatore della Juventus Antonio Conte che non aveva digerito alcune scelte arbitrali in Parma-Juventus. «Bisognerebbe concentrarsi solo sulla partita e parlare sul campo – chiosa il tecnico del Milan -. Dico solo che mi sarei molto divertito se quando Chiellini ha segnato il gol schiacciando il suo avversario (Bergessio, ndr), l’arbitro avesse annullato il gol: invece, per fortuna, lo ha convalidato…».

SALGONO LECCE E ROMA – La giornata però non è stata solo Cesena-Milan e le frecciate a distanza della Juventus. In un pomeriggio comunque dimezzato (Fiorentina-Napoli e Inter-Bologna, giocate venerdì, sono finite con un doppio 0-3), spiccano anche il 5-1 con cui il Palermo ha strapazzato la Lazio, l’1-0 con cui il Chievo ha espugnato il campo del Genoa (Thereau decisivo), il bel 4-1 con cui il Lecce ha superato in rimonta il Siena, quart’ultimo con due punti di vantaggio proprio sui salentini (a segno con Muriel, Di Michele, Cuadrado e Brivio; di Del Grosso quella dei toscani) e l’1-0 della Roma – in gol con Borini – sul Parma che per i giallorossi vale l’avvicinamento alla zona Champions League. Il secondo posticipo, Udinese-Cagliari, si è chiuso sullo 0-0.

Serie A 2011/2012

CLASSIFICA SERIEA/RISULTATI_CLASSIFICHE 2011/2012

Fabio Monti