Zeman: «dopo la gara buffon doveva ammettere che la palla era entrata». Platini tenta il compromesso: «Se l’arbitro glielo avesse chiesto e lui avesse risposto di no, sarebbe passato per bugiardo»
MILANO – «Il mio portiere, il capitano della nazionale ha detto cose che si poteva risparmiare, che non sono esempio per i giovani». Il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, è molto critico con le parole di Gigi Buffon, che dopo Milan-Juve e il contestato gol fantasma aveva detto che qualora se ne fosse accorto non lo avrebbe comunque detto all’arbitro. «Sarebbe servita un po’ di cautela – spiega Nicchi a Radio anch’io lo sport -. Mi stavo convincendo di mandare gli arbitri in sala stampa, adesso ci devo ripensare». Ed è intervenuto nella querelle anche Cesare Prandelli, ct della Nazionale: «No, non ho mai pensato di togliere la fascia di capitano a Buffon». Mentre Michel Platini, presidente della Uefa ha aggiunto: «Penso che Buffon ha esagerato con le parole. Se l’arbitro glielo avesse chiesto e lui avesse risposto di no, sarebbe passato per bugiardo», dice Platini.
RILANCIO – Sulle parole di Nicchi Gigi Buffon ha poi replicato: «Ridirei tutte le stesse cose, se dicessi cose diverse poi dovrei comportarmi diversamente da quello che dico». Arrivato all’Hotel Meliá di Genova per il raduno della nazionale che mercoledì affronterà gli Stati Uniti in amichevole, il portiere azzurro è tornato sulle polemiche scatenate dalle sue dichiarazioni post Milan-Juve, in cui ha assicurato di non essersi accorto che la conclusione di Muntari aveva superato la linea bianca, confessando candidamente che comunque, anche se l’avesse visto, non l’avrebbe detto all’arbitro. «Il rispetto e la stima che hanno i miei compagni mi basta, non mi importa nulla – commenta lunedì il capitano azzurro -. Sono contento di come sono, sono ancora più orgoglioso di essere fatto in questa maniera, sono molto più leale di tanti retorici che si accaniscono dietro a determinate frasi. Questo è un mondo in cui ognuno dice la sua. Io non devo giustificarmi, la gente scriva quello che pensa, io ripeto che in quella situazione non ho visto nulla». Buffon torna anche sulle frasi di lunedì mattina del presidente dell’Aia Nicchi. «Non ho capito che tipo di aiuto chiede, altrimenti arbitrano i giocatori – chiude -. Sinceramente non capisco, è una retorica avvilente, stucchevole».
IL DIFENSORE – Ma al portiere della Juventus arriva una solidarietà forse inattesa: quella del difensore del Milan Thiago Silva. «Anch’io avrei fatto lo stesso, il calcio è la mia vita è il mio lavoro, avrei fatto come lui, non avrei parlato. Però in una partita così importante l’arbitro non può sbagliare» ha detto a Sky Sport 24. «Gli episodi succedono ma quello è stato esagerato, anche perché il guardalinee era in una posizione che vedeva tutto. Gli arbitri sono condizionati dalle lamentele della Juve? Non lo so cosa è successo, il guardalinee era lì, io a centrocampo ho visto che la palla era entrata e lui non ha dato il gol. Comunque andiamo avanti così. Moviola in campo? Sono favorevole, ma anche ai due uomini dietro la porta come in Champions, quello aiuta tanto in queste situazioni. Magari in partite importanti si potrebbe fare».
LA CRITICA DI ZEMAN – E anche il grande “moralizzatore” del calcio italiano, Zdenek Zeman, si è espresso sull’episodio-clou di Milan-Juventus: «Di solito durante una partita nessuno direbbe se il pallone è entrato in porta o no, dopo la gara però si deve ammetterlo – ha detto l’allenatore boemo -. E chi lo fa è solo onesto.Buffon è anche capitano e portiere della Nazionale: credo che debba dare l’esempio e dimostrare onestà».