Marco Bruno, 28 anni, protagonista di un video in cui provoca un militare impassibile spiega il suo gesto ai microfoni di Servizio pubblico: “Divento canzonatorio per vincere la paura, mi ispiro al mio idolo”.
“E’ il mio modo di vincere la paura, quando facciamo i blocchi e mi trovo di fronte a centinaia di forze dell’ordine armate fino ai denti. Mi viene spontaneo immedesimarmi nel mio idolo, Peppino Impastato. Divento provocatorio e canzonatorio e cerco di interagire con gli agenti”. A parlare, davanti ai microfoni di Servizio pubblico, è Marco Bruno il 28enne attivista No Tav protagonista di un video (che ha fatto il giro della Rete) in cui insulta e provoca un carabiniere, che rimane impassibile.
“Impastato se la prendeva con la mafia, lei con un rappresentate dello Stato?” controbatte il giornalista Sandro Ruotolo. “Il concetto è diverso ma le ditte che lavorano qui non sono così pulite” continua Bruno, che poi riconosce: “Ho iniziato male con quel carabiniere, ero arrabbiato: poi ho riconosciuto nei suoi occhi la giovinezza uguale alla mia, ho iniziato a parlare con lui e ho concluso dicendo che noi non odiamo nessuno, vogliamo solo vivere in pace nella nostra terra”.
SkyTg24