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Protesta contro la riforma del lavoro: operai in corteo a Genova, Torino e Pisa. Alfano: se Bersani sta con la Cgil, vinca le elezioni e faccia la riforma

ART.18. Emma Marcegaglia: «Senza flessibilità in uscita la riforma non ha senso, qualsiasi indebolimento dell’articolo 18 non è accettabile». Il leader del Pdl, il testo predisposto è «un compromesso che dobbiamo accettare». No a condizionamenti da Cgil e Fiom

GENOVA – Inizia da Genova e si espande a macchia d’olio la reazione alla riforma del lavoro e in particolar modo alle modifiche dell’articolo 18. Gli operai hanno occupato i cantieri del Muggiano a La Spezia: si tratta di circa trecento lavoratori e la protesta vedrebbe impegnate tutte le rappresentanze sindacali, la Fiom-Cgil, ma anche Fim e Uilm. I lavoratori della Fincantieri hanno deciso di proclamare uno sciopero unitario e di occupare lo stabilimento. Il nodo è sempre l’articolo 18 ma mentre si moltiplicano le manifestazioni di protesta, a blindare il testo arriva il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia: «Qualsiasi ipotesi di indebolimento di questa posizione, su cui il presidente Monti ha preso una posizione molto chiara dicendo che la discussione è chiusa, per noi non sarebbe inaccettabile». Passi indietro rispetto alle prospettate modifiche dell’articolo 18 svuoterebbero insomma la riforma del mercato del lavoro, rendendola inutile.

RIVA – Nel frattempo a incrociare le braccia contro la riforma illustrata dal Governo anche i lavoratori dello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso, a poca distanza da Sestri Levante. Anche in questo caso, secondo la Cgil, la partecipazione davanti ai cancelli dell’azienda sarebbe molto alta e allo sciopero avrebbero aderito anche degli impiegati. Proteste anche all’Ilva di Genova, mentre è rimasto bloccato per circa un’ora, fra le 9.30 e le 10.30 di giovedì, il nodo del raccordo Lerici-La Spezia dell’autostrada A12.

LO SCIOPERO – La protesta sembra pian piano diffondersi in altre città d’Italia: a Torino circa 800 impiegati e tecnici dell’Alenia Aeronautica e dell’ex Alenia Spazio di corso Marche a Torino, sono usciti in corteo dalla fabbrica e hanno bloccato il traffico in corso Francia. Lo sciopero è stato indetto unitariamente dai delegati di Fim, Fiom e Uilm in difesa dell’articolo 18. A Pisa, sciopero della Piaggio di Pontedera. Gli operai, in corteo, hanno raggiunto la superstrada Firenze-Pisa-Livorno bloccando il traffico in tutti e due i sensi di marcia all’altezza dello svincolo per Ponsacco con la formazione di lunghe code. L’astensione dal lavoro ha coinvolto anche le tute blu dello stabilimento di Pontedera allo sciopero indetto per protestare contro «la soppressione dell’articolo 18».

ROMA – «La riforma del lavoro? Dipende molto da quello che vuole fare Bersani. Se vuole fare la riforma che hanno in mente la Camusso e la Fiom, allora vinca le elezioni, la faccia, e poi la speghi lui alla gente». Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ospite a «Radio anch’io» su Radio Rai Uno, attacca Bersani. Il leader del Pdl precisa: «No a una riformetta, una riforma al ribasso, mi pare che nelle ultime 48 ore Bersani abbia detto tanti ma e pochi sì». Il testo messo a punto dal governo «è un compromesso»che tuttavia tutti i partiti devono accettare.

BINDI – Al segretario del Pdl risponde il vicepresidente della Camera Rosy Bindi, Presidente dell’Assemblea nazionale del Pd: «Alfano dice che se vogliamo la nostra riforma del lavoro dobbiamo andare alle elezioni e vincerle? Misuri le parole e ci risparmi toni di sfida. Se Alfano pensa di dare ultimatum al Pd, sappia che così non si va lontano e comunque, in caso di elezioni, che non ci spaventano, sarebbe il Pd a vincere. E si ricordi che abbiamo sempre pensato con senso di responsabilità all’interesse del Paese e anche per questo la riforma va cambiata. Chiediamo rispetto a Monti e anche a chi con noi lo sostiene in Parlamento».

PASSERA – Intanto il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, sulla riforma dell’articolo 18 e sulle possibilità di un suo cambiamento nel suo percorso parlamentare. «Ci sarà una proposta del governo, poi il Parlamento è sovrano su tutto». «La riforma del lavoro che è stata proposta va vista nel suo insieme: è una riforma molto equilibrata – aggiunge il ministro dello Sviluppo Economico – che non solo facilita i giovani, ma anche crea occasione di crescita, riduce il precariato e l’abuso della flessibilità all’entrata, introduce un certo livello di flessibilità all’uscita, allarga l’utilizzo degli ammortizzatori sociali a larghe fasce della popolazione italiana che ne erano prive», conclude Passera.

Redazione Online

Protesta contro la riforma del lavoro: operai in corteo a Genova, Torino e Pisa. Alfano: se Bersani sta con la Cgil, vinca le elezioni e faccia la riformaultima modifica: 2012-03-22T15:26:55+01:00da
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