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Squinzi nuovo presidente di Confindustria

INDUSTRIALI. Pochi voti di scarto con Bombassei: «Sarò il presidente di tutti, io come Oscar Freire, ho vinto in volata negli ultimi 50metri»

MILANO – «Sarò il presidente di tutti, indipendentemente dalle divisioni più apparenti che reali». E poi: «Ho fatto come Freire, ho vinto in volata». Il presidente designato di Confindustria Giorgio Squinzi commenta così il voto della giunta degli industriali. Undici voti di scarto. Un vero e proprio testa a testa quello tra Alberto Bombassei e Squinzi. Alla fine ha prevalso il patron della Mapei, con 93 voti su Alberto Bombassei (che ha raccolto 82 preferenze). Squinzi sarà il successore di Emma Marcegaglia. Dopo la designazione di oggi, il 19 aprile il presidente presenterà la squadra di «governance» e il programma. L’elezione vera e propria avverrà invece il 23 maggio, nel corso dell’assemblea privata degli industriali. Il debutto pubblico ci sarà il giorno successivo alla presenza di alcuni ministri del governo. Il nuovo presidente resterà in carica fino al 2016.

IL DUELLO – Il duello per la guida di Confindustria è stato sin dal primo momento molto acceso. Da una parte Bombassei, presidente della Brembo di Bergamo, vice in Confindustria con Luca Cordero di Montezemolo e con Marcegaglia. Dall’altra parte il bergamasco Giorgio Squinzi, vicepresidente di Assolombarda e patron della Mapei, azienda chimica con stabilimento a Sassuolo (dove Squinzi è anche proprietario della squadra di calcio).

GLI SCHIERAMENTI – Su Bombassei aveva puntato il Nord e aveva espresso il suo apprezzamento anche l’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne riconoscendo che «pur essendo la Fiat uscita da Confindustria riconosciamo l’importanza che l’Associazione potrà avere nel rilancio dell’economia italiana». Squinzi invece aveva ottenuto l’appoggio degli industriali del Centro-Sud.

LA SPACCATURA – Pochi i voti di scarto tra i due candidati tanto che già si sparla di spaccatura all’interno dell’associazione degli industriali. Ipotesi subito smentita dal presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, al termine della giunta che ha designato il nuovo leader di Confindustria: «Squinzi sarà un grande presidente, un grande imprenditore come il suo avversario. Non c’è nessuna spaccatura in Confindustria. I due candidati hanno corso e uno ha vinto. Ora lavoreranno insieme». Della stessa idea l’amministratore delegato di Enel Fulvio Conti: Confindustria «si può ricompattare su un programma, che credo sia simile per entrambi. Ha vinto una persona di alto valore, così come lo è anche il suo concorrente. Siamo fiduciosi che Confindustria si compatterà e porterà avanti il suo compito».

MONTEZEMOLO – Un concetto ribadito dallo stesso Luca Cordero di Montezemolo: «Ora bisogna remare tutti nella stessa direzione – ha detto – prendendo atto dei numeri emersi dal voto. Di fronte a una Confindustria che può sembrare dai numeri spaccata, si apre una grande possibilità e senso di responsabilità per guardare al futuro avendo come priorità l’unità di Confindustria».

MARCEGAGLIA – Una volontà, quella di compattarsi, sottolineata anche da Emma Marcegaglia nel corso della conferenza stampa tenutasi dopo il voto: «Al termine della Giunta c’era un clima molto bello, di grande volontà di compattezza e unità – ha spiegato -. Lo stesso Bombassei ha ammesso che Giorgio ha vinto e che ha messo nel suo programma una serie di punti dei quali credo Squinzi terrà conto». A chi le ha chiesto un giudizio su nuovi ritocchi all’articolo 18 dopo quelli illustrati dal Governo nei giorni scorsi, la Marcegaglia ha risposto: il presidente del Consiglio, Mario Monti «ha preso una posizione chiara sull’articolo 18 dicendo che era un capitolo chiuso, quindi qualsiasi ipotesi di indebolimento per noi non è accettabile».

L’INTERVENTO – Poi l’intervento di Squinzi: «Sono lieto di questa votazione – ha spiegato – il mio obiettivo è essere presidente di tutti, mi adopererò per andare in questa direzione, il mio programma era molto semplice, lo riempiremo di contenuti più specifici. Vogliamo far ritrovare la crescita a questo Paese, avere progresso economico, civile e sociale. La mia azione come presidente andrà in questa direzione». Poi la questione dei voti . «Ho avuto la maggioranza e sono molto contento – ha detto Squinzi – in termini sportivi ce l’ho messa tutta, ho vinto sul filo di lana, ho fatto come Oscar Freire (il ciclista spagnolo, tre volte campione del mondo, ndr) che veniva fuori negli ultimi 50 metri e batteva tutti». Sulla Fiat il patron di Mapei ha spiegato: «Non so che margini di ricomposizione ci siano, ma cercherò ogni tentativo per riportarla in Confindustria».

Redazione online

Squinzi nuovo presidente di Confindustriaultima modifica: 2012-03-22T15:34:00+01:00da
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