Dopo il caso della ventinovenne morta a Barletta. Il ministro della Salute Balduzzi: «Episodio di una gravità inaudita ma non è il caso di suscitare un allarme sanitario»
BARI – Bloccate le vendite di sorbitolo in tutto il mondo. Lo ha deciso eBay, il più grande sito di compravendite online, dopo il caso di Teresa Sunna, la 29enne morta a Barletta dopo aver ingerito una fiala di sorbitolo poco prima di sottoporsi ad un test di intolleranza alimentare nello studio privato di un gastroenterologo. «eBay – si legge in una nota ufficiale dell’azienda – è profondamente addolorata da quanto accaduto a Barletta sabato 24 marzo. Ci sentiamo vicini alla famiglia della vittima. Le indagini sono in corso e quindi non possiamo commentare sul caso. L’azienda sta cooperando con le autorità locali e internazionali ed è impegnata a fornire tutto il supporto necessario affinchè sia fatta chiarezza sulla vicenda. Il sorbitolo è un sostituto dello zucchero molto diffuso e una sostanza che può essere legalmente venduta, sia attraverso canali di vendita tradizionali che online. Detto questo, come precauzione, eBay ha immediatamente cancellato tutte le vendite di sorbitolo, che resteranno interdette fino a ulteriori chiarimenti». Tutto questo mentre l’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, citando l’ente statunitense LegitScript, il servizio di verifica e controllo delle farmacie online, l’unico riconosciuto ufficialmente dalle federazioni dei farmacisti, afferma che solo l’1% delle 40.000 farmacie online censite sarebbe legale, ovvero controllato dalle autorità competenti. Mentre il resto dell’esistente sarebbe rappresentato da farmacie false o illegali.
AUTOPSIA – Nel frattempo è stato attribuito l’incarico dell’autopsia sul corpo di Teresa Sunna: gli incaricati sono il medico legale Giancarlo Divella e il tossicologo Roberto Gagliano Candela. L’autopsia si svolgerà al Policlinico di Bari. Sono cinque i quesiti che la Procura ha posto ai medici. Gli inquirenti chiedono di sapere quale tipo di sostanza sia stata somministrata alla vittima, se questa sostanza faccia parte di un protocollo farmaceutico, la causa della morte di Teresa Sunna e del malore accusato dalle altre due donne, le modalità di acquisto via internet del sorbitolo e se sia stata tempestiva l’attività di soccorso da parte del personale del 118.
IL MINISTRO – «È un episodio di gravità inaudita, ma secondo le nostre informazioni non è tale da suscitare allarme sanitario di nessun tipo», scrive in una nota il Ministro della salute, Renato Balduzzi. Il Ministero della salute precisa che «nel centro clinico sequestrato dai Nas è stato utilizzato sorbitolo industriale, usato impropriamente in una soluzione per breath test, che serve per diagnosticare il malassorbimento intestinale. Allo stato non risulta alcuna contaminazione, come erroneamente riferito da notizie di stampa». «Si è trattato quindi – spiega nella nota – di uso improprio di sorbitolo (Sorbidex diluito con acqua del rubinetto) non medico, in un centro non autorizzato. Si resta in attesa delle analisi e dell’esame autoptico della giovane vittima, che forniranno risultati più precisi».
LE ALTRE – Sono buone le condizioni delle altre due donne che sabato scorso sono state colte da malore dopo avere ingerito una soluzione, di acqua e sorbitolo per poter effettuare test per le intolleranze alimentari in un centro diagnostico. Sono ancora ricoverate nei reparti di rianimazione, la 62enne, Addolorata Piazzola, e di medicina, la più giovane di 32 anni, Anna Abbrescia, solo perché possano restare ancora un po’ sotto osservazione, ma le loro condizioni cliniche non destano preoccupazione. Le donne rifiutano di parlare con i giornalisti dopo che la più giovane, Anna Abbrescia, domenica, ha rilasciato una intervista televisiva e dopo avere subito il pressing di media locali e nazionali. I medici fanno loro da «scudo»: «Dobbiamo preservare queste pazienti, non è giusto questo assalto mediatico, la paziente non vuole parlare con nessuno», dice il medico di turno del reparto di medicina.
LE INDAGINI – Sul fronte delle indagini, la Procura di Trani sta indagando sulla vicenda, si è svolta una riunione operativa tra gli investigatori coordinata dal capo della Procura, Carlo Maria Capristo. Erano presenti anche il pm Michele Ruggiero, i carabinieri del Nas e la Polizia. Gli inquirenti, in sostanza, stanno cercando di capire se il sorbitolo somministrato alla giovane donna fosse stato adulterato o se avesse subito qualche contaminazione o attività di manomissione. I controlli si stanno svolgendo in tutta Europa perché il sorbitolo sotto accusa è stato venduto via Internet in altri paesi della comunità europea. Per questo il prefetto della Bat, Carlo Sessa, ha lanciato l’allarme sanitario. «Il discorso prioritario è quello di capire se questa sostanza sia stata manipolata», ha detto Capristo ai giornalisti.
Chi sono i tre indagati – Per il momento la procura di Trani sta indagando su tre persone. Si tratta del medico che aveva in cura la paziente, Mario Donato Pappagallo, del titolare dello studio medico di Barletta in cui doveva essere effettuato l’esame, Ruggiero Maria Spinazzola, e di Ettore Cicinelli, colui che materialmente ha acquistato il prodotto via internet. Le accuse sono di omicidio colposo, cooperazione in omicidio colposo e lesioni colpose. “C’è tutta la ferma determinazione a capire se questa sostanza sia stata adulterata”, ha detto ai microfoni di SkyTG24 Carlo Maria Capristo, procuratore di Trani.
“Il mio assistito ha solo consigliato, per effettuare l’esame, uno studio tra i più noti di gastroenterologia, con il quale c’era collaborazione da anni e dove non si erano mai verificati incidenti”, ha detto l’avvocato Massimo Chiusolo, difensore di Mario Donato Pappagallo, uno degli indagati.
Cosa è il sorbitolo e come si compra online – A far discutere è anche l’acquisto online del prodotto su eBay. Il sorbitolo è un additivo alimentare, non un farmaco e quindi non ne è proibita la commercializzazione via web. Si tratta di un dolcificante, usato anche per dare consistenza al prodotto a cui è addizionato. Nell’industria farmaceutica viene usato per lo più come eccipiente, per facilitare la somministrazione di un farmaco. Come dimostra il servizio di SkyTG24 (guarda il video in alto) acquistarlo via Internet è un’operazione molto semplice e immediata.
Ma come fa notare Domenico Di Giorgio, direttore unità di contaffazione dell’Agenzia italiana del farmaco, “non va demonizzata Internet, va demonizzato l’uso indiscriminato di medicinali senza un controllo da parte degli esperti”.