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Arrestano il figlio, muore di crepacuore. I famigliari accusano: «In attesa per ore»

CATANIA. Il ragazzo, incensurato, fermato per aver rubato attrezzi agricoli con altri due complici

Concetta Batticciotto (Foto Orietta Scardino/ANSA)

CATANIA – E’ morta di crepacuore dopo aver saputo dell’arresto del figlio incensurato. Una donna di 57 anni, Concetta Batticciotto, è deceduta nel cortile della caserma dei carabinieri di Calatabiano, in provincia di Catania, dove si era precipitata dopo aver saputo che il figlio, S. N. di 20 anni era stato fermato per il furto di alcuni attrezzi agricoli avvenuto nel messinese. E quando le è stato confermato che il giovane era in stato di fermo ha avuto un infarto. A prestare i primi soccorsi sarebbero stati gli stessi carabinieri ma tutti i tentativi per rianimarla sono risultati vani. La donna è deceduta poco dopo l’arrivo dell’ambulanza del 118.

FUORI DALLA CASERMA – L’episodio è avvenuto lunedì a tarda sera e, secondo la procura di Catania, non ci sarebbe alcun mistero nella ricostruzione dei fatti, tanto che è stata disposta la restituzione della salma e non è stata aperta alcuna inchiesta. «Tutto -tengono a precisare gli inquirenti- si è verificato all’esterno della caserma e dunque non ci sono elementi per aprire un’inchiesta». Al momento dunque si tratterebbe di una tragedia per il forte stress legato all’arresto del giovane incensurato e che, stando al racconto dei conoscenti, «era assolutamente tranquillo». Col giovane erano stati fermati in flagranza di reato anche altri due complici con precedenti penali.

Maurizio Nicotra (Foto Ansa)

LE ACCUSE DEI FAMIGLIARI – Testimone oculare di quel che è avvenuto lunedì sera nel cortile della caserma di Calatabiano alcuni famigliari dei tre giovani fermati. Potrebbe essere solo una loro diversa ricostruzione dei fatti a ribaltare la versione ufficiale fornita dagli stessi militari e fino ad ora avallata dalla procura di Catania. «Se le avessero dato le informazioni che voleva forse adesso non staremmo qui a piangere per questa tragedia» attacca Maurizio Nicotra, fratello di uno degli altri due gli arrestati e testimone oculare della morte di Concetta Batticciotto. «Mi è morta tra le braccia – racconta – dopo oltre 5 ore di attesa fuori. All’improvviso ha sentito caldo ed è svenuta. È morta poco dopo, e qualcuno deve pagare per questo». Secondo questa versione dei fatti la donna sarebbe morta dopo una lunghissima attesa e non dopo il suo arrivo in caserma «È arrivata di sera tardi – spiega il testimone- ed è morta prima dell’alba. Voleva a tutti i costi informazioni sul figlio, ma nessuno le dava chiarimenti e continuavano a dirle di aspettare perchè c’erano accertamenti in corso».

VERSIONI CONTRASTANTI – Ma i carabinieri smentiscono sostenendo che la signora sarebbe morta un quarto d’ora dopo l’arrivo in caserma. Lo precisa in una nota il comando provinciale di Catania: «La signora sarebbe giunta presso la stazione dei carabinieri alle 00.30 e avrebbe accusato il malore alle successive 00.45 circa». Ma per il legale della famiglia «vedremo cosa deciderà di fare la magistratura e se i parenti presenteranno un esposto». «Certo – afferma l’avvocato Alessandro Santangelo- è una vicenda che lascia l’amaro in bocca: morire davanti ad una caserma in attesa di notizie del figlio incensurato e che ha avuto un bambino da un mese».

SCARCERATO – Intanto è ventenne figlio di Concetta Batticciotto è tornato in libertà. Lo ha disposto il giudice monocratico di Giarre, Maria Pia Urso, nell’udienza del processo che si è celebrato col rito direttissimo per furto. Per gli altri due imputati di 32 e 34 anni, il Tribunale ha confermato gli arresti domiciliari ma concedendo loro la possibilità di partecipare ai funerali che saranno celebrati domani, alle 15,30, nella chiesa madre di Fiumefreddo. Stando alla ricostruzione dei carabinieri i tre sarebbero stati bloccati mentre caricavano su una motoape mezzi agricoli, tra i quali due motozappe, un tagliaerba e una pompa idraulica, rubati poco prima in un’azienda agricola a Francavilla di Sicilia nel Messinese.

Alfio Sciacca

Arrestano il figlio, muore di crepacuore. I famigliari accusano: «In attesa per ore»ultima modifica: 2012-03-27T17:30:00+02:00da
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