CASE DA SOGNO. Oltre 70 milioni per la villa che ospitò la luna di miele dei Kennedy: 29 stanze, 40 bagni, cinema e night club

LA DIMORA – A pochi passi dal Sunset Boulevard, la villa con giardino e piscina mischia stili italiano e spagnolo ed è composta da 29 camere da letto, alcune delle quali con soffitti alti quasi 7 metri decorati, 40 bagni, un cinema interno, un night club. La Beverly House, disegnata dall’architetto anglo-americano Gordon Kaufmann (famoso per aver progettato la spettacolare diga di Hoover, sul fiume Colorado), vanta un totale di 6500 metri quadrati per i suoi interni. Che comprendono anche una biblioteca, una sala da biliardo con un enorme camino, mentre all’esterno si ammirano cascate che si buttano dentro le piscine, balconi in stile mediterraneo e colonne veneziane in giardino. Anche se parlare di giardino è davvero riduttivo: il terreno intorno alla villa è di 1 ettaro e mezzo e ospita, oltre a una piscina da 25 metri, incantevoli giardini, un’area per banchetti che ospita fino a 400 persone e due campi da tennis.
OSPITI FAMOSI – Costruita nel 1925 da Kaufmann, negli anni passò nelle mani di personaggi influenti: il proprietario più famoso fu il tycoon dell’editoria William Randolph Hearst, noto per aver ispirato il personaggio di Kane nel film Quarto potere di Orson Welles. Ma la villa è ancor più famosa per aver ospitato le riprese di diverse scene tratte dal film “Il padrino”, come quella memorabile in cui Jack Woltz, interpretato da John Marley, trova al risveglio nel suo letto all’interno della villa la testa decapitata del suo cavallo. Più ancora, la casa fece parlare di sé per aver ospitato, nel 1953, i coniugi Kennedy nel corso del loro viaggio di nozze. John F. Kennedy e Jacqueline, sposati ai primi di settembre nel Rhode Island, passarono dapprima due settimane ad Acapulco, in Messico, e poi si spostarono in California per un tour durante il quale, in visita a Los Angeles, scelsero proprio la Beverly House per i pernottamenti.