L’INCHIESTA. I croati Saka e Rubic saranno interrogati a Cremona
CREMONA – Vinko Saka e Alija Ribic, due croati coinvolti nell’inchiesta della Procura di Cremona sul calcioscommesse si sono costituiti stamani in Italia, appena sbarcati nel porto di Ancona dal traghetto Regina Spalato. Erano stati citati da Carlo Gervasoni, il difensore della Cremonese arrestato a dicembre, ma attraverso le loro memorie difensive spedite da Zagabria avevano ribaltato le accuse sostenendo che, invece, era proprio Gervasoni a passare a loro e ad altri scommettitori informazioni sulle partite.
ENTRO IL FINE SETTIMANA – Il Gip di Cremona Guido Salvini aveva emesso a giugno dello scorso anno un’ordinanza di custodia nei loro confronti per aver preso parte alle combine delle partite. Dopo lo sbarco, avvenuto alle 7, i due indagati sono stati presi in consegna da agenti delle Squadre mobili di Ancona e Cremona, e da poliziotti del Servizio centrale operativo e accompagnati in questura per essere identificati e per gli accertamenti di rito. Subito dopo verranno scortati a Cremona, dove dovrebbero essere ascoltati entro il fine settimana.
LA TELEFONATA – Saka, in particolare, si trovava a Brescia nei giorni intorno a una partita finita nel mirino della procura: Brescia-Mantova 1-0. Dal cellulare del croato partì una telefonata a un certo Admir Suljic: l’intercettazione riporta la frase: «Sembra che ieri ci sono state ambedue le squadre, ambedue erano insieme».