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Il Giappone torna a eseguire condanne di morte. Tre impiccagioni, le prime dal 2010

PENA CAPITALE. Polemiche per la decisione del Paese nipponico. La denuncia di Amnesty International sulla condizione dei detenuti

TOKYO – Il Giappone ha eseguito la condanna a morte di 3 detenuti, quasi due anni dopo le ultime esecuzioni capitali realizzate nel luglio 2010. I tre, tutti impiccati in tre differenti prigioni, erano stati riconosciuti colpevoli di vari assassinii. Appoggiata, secondo il governo, da oltre l’80 per cento della popolazione, la pena capitale in Giappone è sempre accompagnata da grandi polemiche. Il Paese nipponico, che insieme agli Usa è l’unica nazione industrializzata e democratica ad applicare ancora la pena di morte, giustizia sulla forca i condannati, quasi sempre in gran segreto, senza dare alcun preavviso ai condannati o ai loro famigliari e senza testimoni.

COSTRETTI A STARE SEDUTI IN CELLA – La decisione del ministero della Giustizia ha provocato anche questa volta la reazione di gruppi a tutela dei diritti umani, come Amnesty International, che ha anche ha puntato l’indice sulle durissime condizioni in cui vengono tenuti i detenuti in attesa del giudizio. I prigionieri ricevono infatti pochissime visite, e sono costretti a trascorrere la gran parte del tempo seduti nelle proprie celle. Secondo il ministero della Giustizia, attualmente in Giappone ci sono 132 persone in attesa della sentenza capitale, tra cui anche Shoko Asahara, l’uomo che organizzò l’attentato con il gas sarin nella metropolitana di Tokyo nel 1995.

IL RAPPORTO DI AMNESTY La scelta del Giappone di tornare a utilizzare la pena capitale è decisamente in controtendenza rispetto all’evoluzione mondiale che vede diminuire i luoghi del mondo dove si praticano le esecuzioni capitali. Secondo il Rapporto annuale di Amnesty International infatti nel 2011, sono 20 i Paesi nei quali è prevista, oltre un terzo in meno rispetto a 10 anni fa. Inoltre l’anno scorso il 90 per cento degli stati membri delle Nazioni Unite non ha eseguito condanne a morte e, di questi, 141 paesi hanno abolito la pena di morte per legge o perseguono una consolidata prassi abolizionista: il più recente, e primo del 2012, è stato la Lettonia.

Redazione Online

Il Giappone torna a eseguire condanne di morte. Tre impiccagioni, le prime dal 2010ultima modifica: 2012-03-29T15:50:23+02:00da
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