Le vittime assassinate o nelle loro proprietà o nelle vicinanze. Arrestato un uomo, ma i delitti continuano. Esclusa pista religiosa
PARIGI - L’ombra di un nuovo serial killer, dopo gli omicidi causati da Mohamed Merah a Tolosa, si stende sulla Francia. In questo caso a essere colpita è Parigi, o meglio i suoi sobborghi. Da novembre quattro persone sono state uccise, presumibilmente con la stessa arma, in un raggio di appena 10 km. Tutte le vittime si trovavano o all’interno delle proprie abitazioni o nelle immediate vicinanze. Solo tra due delle vittime esisterebbe un collegamento: erano coinquilini.
LE VITTIME – La prima vittima risale allo scorso novembre (il 27, per la precisione): una donna di 35 anni viene uccisa a Juvisy-sur-Orge, periferia sud della capitale, in un garage. L’ex fidanzato della donna si presenta spontaneamente alla polizia, viene indagato, incarcerato ma ritratta la confessione. Il 22 febbraio, con il primo sospetto ancora in carcere, la stessa pistola abbatte con un colpo alla testa un vicino della signora, un uomo di 52 anni, nello stesso luogo: secondo alcuni quotidiani era l’uomo che aveva scoperto il corpo della prima vittima. E il 17 marzo a Ris-Orangis, è la volta di un 80enne nella portineria del suo palazzo. Giovedì, infine, a Grigny – praticamente a metà strada tra le due località precedenti – viene abbattuta una donna di 47 anni di origine algerina.
IL PROIETTILE – In comune, a parte le località, le vittime hanno solo l’arma utilizzata: un calibro piccolo, 7,65 mm. E negli ultimi due casi l’assassino sarebbe fuggito in moto, una Suzuki di colore bianco e blu. Il ministro dell’Interno Claude Guéant ammette «che si può temere» si tratti di un serial killer che agisce in solitaria. Il procuratore che coordina le indagini, Marie-Suzanne Le Quéau, ha voluto precisare che il modus operandi del primo delitto si discosta, comunque, da quello degli altri tre: «Nel primo caso la vittima ha ricevuto più pallottole, mentre negli altri tre abbiamo dei decessi dovuti a un colpo al cranio».
UNO SQUILIBRATO – Ripensando ai tre separati delitti – con sette vittime – causati da Merah, fonti vicine all’inchiesta citati dall’agenzia Afp hanno comunque escluso a priori piste con connotazione religiosa o politica, ritenendo più probabile quella di uno «squilibrato».