Tre miliardi di euro all’anno di risparmi. L’obiettivo sale al 35% di energia «verde» entro il 2020, oltre il limite Ue, per diminuire i costi sulla bolletta elettrica
ROMA – Tre miliardi di euro all’anno. È la riduzione di spesa degli incentivi alle energie rinnovabili rispetto al costo che si sarebbe raggiunto con il precedente regime. Si stabilizzerà così l’incidenza sulla bolletta evitando futuri balzi. Lo hanno spiegato i tecnici del ministero dello Sviluppo dopo il varo degli schemi dei decreti ministeriali che introducono un nuovo regime di incentivazione per le energie rinnovabili e fissano l’obiettivo di un 35% di produzione elettrica verde al 2020. «Scopo del governo», si legge nella nota diffusa dai ministeri competenti, «è programmare una crescita dell’energia rinnovabile più equilibrata che, oltre a garantire il superamento degli obiettivi comunitari al 2020 (dal 26% a circa il 35% nel settore elettrico), consenta di stabilizzare l’incidenza degli incentivi sulla bolletta elettrica».
INCENTIVI – Il sistema, come già previsto dalla precedente normativa, entrerà in vigore al superamento della soglia di 6 miliardi di euro di incentivi per il fotovoltaico (previsto tra luglio e ottobre prossimi) e il 1° gennaio 2013 per il non fotovoltaico. Viene inoltre introdotto un sistema di controllo e governo dei volumi installati e della relativa spesa complessiva, attraverso un meccanismo di aste competitive per i grandi impianti (superiori a 5 MW) e tramite registri di prenotazione per gli impianti di taglia medio-piccola (sono invece esclusi dai registri i microimpianti). Il governo prevede che con un ulteriore incentivo annuo di 500 milioni la produzione di energia da fotovoltaico sarà in grado di raggiungere la parità con i costi di produzione delle altre fonti, anche non rinnovabili.
OBIETTIVI – Raggiungere e superare gli obiettivi europei delle energie rinnovabili fissati per il 2020 attraverso una crescita virtuosa, basata su un sistema di incentivazione equilibrato e vantaggioso per il sistema Paese e tale da ridurre l’impatto sulle bollette di cittadini e imprese. È questa la finalità principale dei due schemi di decreti ministeriali varati dal ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, di concerto con il ministro dell’Ambiente Corrado Clini e dell’Agricoltura Mario Catania, ora all’esame dell’Autorità dell’Energia e della Conferenza Stato-Regioni, che definiscono i nuovi incentivi per l’energia fotovoltaica (cosiddetto Quinto Conto energia) e per le rinnovabili elettriche non fotovoltaiche (idroelettrico, geotermico, eolico, biomasse, biogas).