ARGENTINA. La donna ha partorito dopo appena sei mesi: la bimba è stata dichiarata deceduta dopo venti minuti. Ma non era vero
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Analia Bouter con il marito Fabian Veron |
BUENOS AIRES (ARGENTINA) – Aprono la bara, dopo molta insistenza, e scoprono che la loro bambina data per morta è ancora viva. Volevano vederla un’ultima volta quella bimba già amata e subito persa, nata prematuramente dopo appena sei mesi, che non aveva dato alla nascita alcun segno di vita ed era stata da subito dichiarata deceduta.
DODICI ORE DI OBITORIO – Dopo dodici ore di obitorio, il corpicino freddo come un iceberg, Analia Bouter e il marito Fabian Veron sono finalmente autorizzati a dire alla neonata il loro último adiós (ultimo saluto). Toccano la mano della loro bimba, poi il volto. E a quel punto il miracolo: un piccolo pianto riscalda quella cella frigorifera e i due genitori scoprono che la piccola è viva e ha resistito, miracolosamente, a dodici ore di obitorio. «Ridevamo e poi piangevamo e poi ridevamo ancora», ha dichiarato Analia in un’intervista a TeleNoticias ripresa da un quotidiano locale, in preda all’emozione e alla felicità, ma anche al risentimento per la struttura ospedaliera che con molta disinvoltura, forse troppa, ha dato la figlioletta per deceduta.
MIRACOLO DELLA LUCE – È accaduto in Argentina, nella provincia settentrionale di Chaco, dove Analia Bouter e il marito si sono recati all’obitorio per vedere un’ultima volta la bimba, nata prematura, e dichiarata morta poco dopo la nascita. La donna ha avvertito un flebile vagito, scoprendo così il colossale errore dei medici. Ora la piccola Luz Milagros (miracolo della luce), seppur in gravi condizioni, è stabile e in leggerissimo miglioramento. Cinque tra medici e operatori sanitari dell’ospedale Perrando della città Resistencia sono stati sospesi ed è in corso un’inchiesta per accertare le responsabilità, come ha fatto sapere il vice segretario della Salute della provincia di Chaco, Rafael Sabatinelli.
FELICITÀ E CHOC – La neo mamma subito ha pensato seriamente di soffrire di allucinazioni e solo dopo qualche minuto ha realizzato, quasi con la paura di essere felice, che tutto era vero e che la sua bimba era ancora viva e sarebbe sopravvissuta. I medici, come spiega Analia, hanno certificato il decesso della piccola dopo appena venti minuti, impedendo oltretutto alla coppia di vedere la propria figlioletta prima di dodici ore. Molti interrogativi rimangono ancora senza alcuna risposta. La signora Bouter ha partorito altri quattro figli nella propria vita, senza alcuna complicazione, mentre questa volta i medici hanno optato per un’anestesia totale che alla donna è parsa da subito incomprensibile.
MIRACOLI O ERRORI COLOSSALI – I medici li definiscono casi inusuali ma che fanno parte della medicina: in realtà il decesso accertato al quale fa seguito un’improvvisa “resurrezione” del morto è già avvenuto altre volte, con grande stupore (per usare un eufemismo) di parenti e addetti ai lavori. La letteratura medica ne conta altri, o per gravi inadempienze dei medici o per inspiegabili avvenimenti che hanno del miracoloso. Ora Luz Milagros è in miglioramento, anche se mamma e papà ancora non hanno ricevuto il certificato di nascita. E anche volendo considerare le gravissime colpe a carico del personale ospedaliero (ancora tutte da accertare), rimane misterioso come la piccina possa essere sopravvissuta, in quelle condizioni, a dodici lunghe ore di cella frigorifera.