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Metano: come risparmiare gas a partire dalle tubature

Se applicato estesamente eviterebbe il consumo di 22,4 milioni di metri cubi/anno. Il sistema Emma di controllo per la gestione ottimale delle stazioni del gas

A destra la centralina Emma in una stazione di metano «di primo salto» (da Regas)

MILANO – Quando il gas naturale arriva con il metanodotto dall’estero in una stazione cosiddetta di «primo salto», possiede pressioni e temperature di trasporto che non corrispondono a quelle adatte alla distribuzione in rete. In pratica la pressione deve essere diminuita, ma il procedimento comporta anche un forte abbassamento di temperatura. L’acqua contenuta naturalmente nel metano – anche se in piccole percentuali – rischia di ghiacciare tappando le tubature. Il gas deve quindi essere riscaldato per essere portato alla giusta temperatura di distribuzione. Il riscaldamento «costa» energia. Regas ha messo a punto un algoritmo in grado di fornire istante per istante la giusta quantità di calore, che varia durante le ore della giornata in base alla temperatura esterna, al volume di gas richiesto e alle stagioni. Il sistema, se applicato estesamente, farebbe risparmiare in Italia qualcosa come 22,4 milioni di metri cubi di metano all’anno.

EMMA – Il sistema di controllo è stato chiamato Emma, che sta per Energy Multivariable MAster, e ridurrebbe l’emissione nell’atmosfera di oltre 42.500 tonnellate di anidride carbonica in un anno solo nel nostro Paese, quanto un impianto fotovoltaico di 68 megawatt di potenza. Il punto di forza di Emma è che si tratta di un brevetto interamente italiano di Regas, azienda che collabora con le principali multiutilities del settore.

Paolo Virtuani

Metano: come risparmiare gas a partire dalle tubatureultima modifica: 2012-04-20T16:36:57+02:00da
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