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Usa, si dimette il portavoce di Romney: «Mi attaccano perché sono gay»

Assunto per occuparsi di politica estera, Aveva lavorato alle Nazioni Unite. Lascia Richard Grenell, repubblicano, dopo i duri attacchi dell’ala più conservatrice del partito

WASHINGTON DC – Richard Grenell, appena assunto come portavoce in materia di politica estera dal prossimo candidato repubblicano alla presidenza Mitt Romney, si è dimesso dopo nemmeno un giorno di lavoro. Grenell, apertamente omossessuale, era stato violentemente criticato da vari esponenti dell’ala più conservatrice del partito. In una dichiarazione, Grenell ha addotto «ragioni personali» per spiegare la sua decisione e ringraziato Romney per la fiducia. La nomina del portavoce – un repubblicano che aveva lavorato alle Nazione unite durante la presidenza di George W. Bush – aveva suscitato le ire, tra gli altri, di Bryan Fischer, direttore della American family Association, un gruppo vicino ai repubblicani contrario all’omosessualità. Fischer aveva accusato Romney di «star dando un messaggio sbagliato» con la sua scelta.

«ESTREMISTI BIGOTTI» – Per Romney, che si è detto dispiaciuto della decisione presa dal suo portavoce per gli affari esteri e la sicurezza nazionale, si tratta di un evento imbarazzante, immediatamente sfruttato dallo staff di Obama. «Oggi abbiamo appreso che nel 2012 un candidato repubblicano alla Casa Bianca non può avere un portavoce gay», ha scritto su twitter Teddy Goff, il direttore digitale della campagna di Obama. Secondo l’ex portavoce della Casa Bianca Bill Burton «questi sono gli estremisti bigotti e anti gay di cui una amministrazione Romney diventerebbe ostaggio».

Redazione online

Usa, si dimette il portavoce di Romney: «Mi attaccano perché sono gay»ultima modifica: 2012-05-02T16:19:09+02:00da
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