CALCIOSCOMMESSE- I tre club A sono stati deferiti per responsabilità oggettiva. Tra i calciatori: Carlo Gervasoni (ex Piacenza), Luigi Sartor (ex Ternana) e Cristiano Doni (ex Atalanta)
MILANO – Atalanta, Novara e Siena, quest’anno in serie A, sono tra le 22 società deferite nell’inchiesta calcioscommesse relative alla prima parte dell’inchiesta giudiziaria della Procura di Cremona per presunti illeciti risalenti allo scorso torneo di serie B. I provvedimenti, firmati dal procuratore Stefano Palazzi mercoledì, sono stati notificati giovedì. I tre club sono stati deferiti per responsabilità oggettiva.
L’INCHIESTA – Come previsto il grosso della Serie A è stato tenuto fuori da questa prima tranche (la seconda se si considera quella della scorsa estate) nata grazie al lavoro della procura di Cremona e sarà valutata quando il procuratore Palazzi potrà disporre della documentazione proveniente dalle procure di Bari (e forse Napoli). Tra i club di A sono stati deferiti soltanto Novara, Atalanta e Siena (e non il Chievo come ipotizzato da qualcuno) per responsabilità oggettiva nel comportamento tenuto da propri tesserati nella passata stagione di Serie B. Inguaiati principalmente dalle responsabilità di Cristian Bertani (il Novara), Cristiano Doni (l’Atalanta) e Filippo Carobbio (il Siena). Bertani e Carobbio, legati all’ormai famoso clan degli zingari che si muoveva lungo tutta l’Italia per piazzare combine, mettono nei guai, sempre per responsabilità oggettiva, anche gli ultimi club da cui sono stati tesserati, la Sampdoria (Bertani) e lo Spezia (Carobbio), neo promosso in Serie B. Sono queste società le principali novità nella lunga lista di deferiti che si basa soprattutto sulle deposizioni di Carlo Gervasoni, Filippo Carobbio e in parte Vittorio Micolucci (tutti e tre deferiti), che ha toccato 22 società, 61 persone fisiche tra cui 52 calciatori.
LE SQUADRE – Ventidue club coinvolti fra serie A, B, Lega pro e Dilettanti. Ad eccezione dell’Empoli, deferito solamente per responsabilità presunta, tutte le altre società coinvolte nello scandalo sono state deferite per responsabilità oggettiva. Si tratta di: Albinoleffe, Ancona, Ascoli Calcio, Atalanta Bergamasca, Avesa, Cremonese, Delfino Pescara, Frosinone, Grosseto, Livorno, Modena, Monza, Novara, Padova, Piacenza, Ravenna, Reggina, Rimini, Sampdoria, Siena, Spezia.
I TESSERATI – Nell’elenco delle 61 persone fisiche deferite nello scandalo la posizione più delicata è quella di Cristiano Doni, Mario Cassano, Cristian Bertani, Alessandro Zamperini, Filippo Carobbio e Luigi Sartor. Per loro si parla di «associazione fra loro, in numero di tre o superiore a tre, e con altri soggetti, fra cui quelli già deferiti con provvedimento del 25 luglio 2011 e giudicati responsabili dagli Organi giudicanti della FIGC, al fine di commettere una serie indeterminata di illeciti disciplinari, fra i quali illeciti sportivi». Ecco comunque l’elenco completo dei 61 tesserati, tra cui 4 dirigenti o collaboratori di società e 3 iscritti all’Albo dei tecnici: Paolo Domenico Acerbis, Andrea Alberti, Mirko Bellodi, Cristian Bertani, Davide Caremi, Filippo Carobbio, Mario Cassano, Edoardo Catinali, Marco Cellini, Roberto Colacone, Alberto Comazzi, Luigi Consonni, Kewullay Conteh, Achille Coser, Federico Cossato, Filippo Cristante, Andrea De Falco, Franco De Falco, Alfonso De Lucia, Cristiano Doni, Nicola Ferrari, Riccardo Fissore, Luca Fiuzzi, Alberto Maria Fontana, Ruben Garlini, Carlo Gervasoni, Andrea Iaconi, Vincenzo Iacopino, Vincenzo Italiano, Thomas Hervé Job, Inacio José Joelson, Tomas Locatelli, Giuseppe Magalini, Salvatore Mastronunzio, Vittorio Micolucci, Nicola Mora, Antonio Narciso, Maurizio Nassi, Gianluca Nicco, Marco Paoloni, Gianfranco Parlato, Dario Passoni, Alex Pederzoli, Alessandro Pellicori, Mirco Poloni, Cesare Gianfranco Rickler, Gianni Rosati, Francesco Ruopolo, Nicola Santoni, Vincenzo Santoruvo, Maurizio Sarri, Luigi Sartor, Alessandro Sbaffo, Mattia Serafini, Rijat Shala, Mirko Stefani, Juri Tamburini, Marco Turati, Daniele Vantaggiato, Nicola Ventola, Alessandro Zamperini.