Informati Subito

La moral suasion di Monti sulla golden rule. Così il premier punta sulla banda larga

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO TENTA DI CONVINCERE IL NUOVO DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO. La scommessa: «Investimenti per ridurre il digital divide esclusi dal Patto di Stabilità europeo». Ma l’emendamento ad hoc è stato già bocciato dal rigorismo tedesco

ROMA – Il vento nuovo, che dall’Eliseo è arrivato anche in nord Reno-Westfalia travolgendo la Cdu del cancelliere Angela Merkel, spazza i mercati e fa impennare lo spread. Ma fa sperare chi in Europa, tra i quali il premier Mario Monti, punta a rilanciare la crescita. Con questo obiettivo, e in vista del decisivo summit Ue del 23 maggio, lunedì Monti è volato a Bruxelles per la riunione dell’Eurogruppo (e da venerdì sarà al G8 negli Stati Uniti) per cercare sponde, in primis nel presidente della commissione Josè Manuel Barroso (che vedrà martedì, sempre a Bruxelles, a margine dei lavori dell’Ecofin) a sostegno della sua agenda per lo sviluppo, che vede al primo punto la ‘golden rule’ che sblocchi investimenti come la banda larga.

GLI INVESTIMENTI PER LA CRESCITA – Un clima nuovo che può aiutare l’opera di tessitore di Mario Monti, l’opera di convincimento verso la sacerdotessa del rigore, la Cancelliera Angela Merkel: in realtà già cominciata prima degli esiti elettorali a Parigi e in Germania usando quel ‘soft power’, quella capacità tutta italiana di «saper parlare in modo amichevole» che lunedì il Professore vantava davanti ai giovani di Rondine. Nella complessa tela che il Professore punta a realizzare entro il 23 maggio, uno snodo fondamentale, spiegano fonti di governo, è convincere la commissione europea della bontà delle soluzioni italiane per la crescita. Commissione che spesso ricalca l’attuale linea rigorista tedesca, si rileva in ambienti di Bruxelles, e alla quale, alla fine, spetterà avanzare a tutti i paesi membri le proposte. Per questo assume rilievo il pranzo che domani Monti avrà con Jos‚ Manuel Barroso, e durante il quale, spiegano fonti della commissione, il premier italiano avanzerà tra l’altro la richiesta della golden rule, ovvero lo scorporo per tre anni dagli obiettivi di bilancio degli investimenti per l’ampliamento della banda larga e della agenda digitale.

LA PROPOSTA – Proposta che è già stata notata dalla stampa tedesca: secondo la Frankfurter Allgemeine Zeitung «Monti vede nella golden rule una via per allentare le prescrizioni del fiscal compact». Il presidente del Consiglio continua a credere nell’importanza del rigore dei conti ma, come spiega nei contatti avuti anche con il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schauble, bisogna scongiurare un rischio avvitamento tra austerità e recessione. Una tesi che trova d’accordo il neopresidente francese Francois Hollande, che Monti incontrerà per la prima volta in occasione del G8 e nel quale può trovare una sponda per provare ad ammorbidire Berlino.

L’EMENDAMENTO – La commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo intanto ha bocciato l’emendamento proposto dall’europarlamentare del Pd, Roberto Gualtieri, per scorporare i due quinti degli investimenti dal calcolo del deficit. Il testo verrà comunque ripresentato in plenaria al Parlamento europeo. L’emendamento non è passato solo per pochi voti, e con l’astensione tattica finale dei socialisti (S&d) sull’insieme del «two pack», il nuovo pacchetto legislativo che insieme al «six pack» mira a rafforzare la governance economica e la disciplina di bilancio dell’eurozona. Un segnale politico agli stati membri e alle altre famiglie di partiti rappresentate all’Europarlamento contro l’austeritá e a favore della crescita. «L’emendamento che scorporava i 2/5 degli investimenti pubblici dal patto di stabilità è stato sconfitto solo di misura, raccogliendo un consenso superiore a quello che aveva sulla carta», hanno spiegato gli eurodeputati del Pd Roberto Gualiteri, Leonardo Domenici e Gianni Pittella. In parallelo, l’astensione finale del gruppo S&d sui due regolamenti costituisce «un forte messaggio» al Consiglio e agli altri gruppi che per i socialisti e democratici «una concreta svolta sul fronte degli investimenti e della gestione comune del debito sovrano è una condizione ineludibile per proseguire il processo legislativo, e indica l’impegno e la determinazione a proseguire la battaglia su questi temi in vista del voto in plenaria», hanno aggiunto i tre eurodeputati.

Redazione Online

La moral suasion di Monti sulla golden rule. Così il premier punta sulla banda largaultima modifica: 2012-05-15T15:16:07+02:00da
Reposta per primo quest’articolo