TERRORISMO. Tre pagine al quotidiano «Calabria Ora»: «Ogni altro suicidio per la crisi “è ritenuto un omicidio di Stato”
La lettera al Corriere con la rivendicazione della gambizzazione di Adinolfi (Fotogramma) |
ROMA – Ogni altro suicidio per la crisi «è ritenuto un omicidio di Stato» e sarà «punito con il marchio della vita sino ad elevare il livello a ricordo della vita». Lo scrive il Fai (Federazione anarchica informale) Nucleo Olga nella lettera, composta di tre pagine, recapitata mercoledì mattina al quotidiano «Calabria Ora» in cui si minaccia il presidente di Equitalia Sud. La busta è stata lasciata nella cassetta delle lettere. All’interno c’erano i fogli con l’intestazione del Nucleo Olga, Federazione anarchica informale Fronte rivoluzionario internazionale. «Fai Calabria – si legge nella lettera – avvisa che Equitalia Sud sarà oggetto di attenzione nella persona del suo presidente, becero uomo d’affari e servitore del potere economico».
IL TESTO – Gli anarchici proseguono: «La riscossione in Italia è divenuta una ruberia al popolo che sarà segnata con il marchio della vita, ma questa volta vi avvisiamo prima, una serie di provvedimenti contro il popolo sono stati la causa del fallimento sociale e ci ha “obbligati” a militare sul campo di battaglia». I terroristi nel testo scrivono che lo Stato potrebbe «modificare il Durc facendolo divenire strumento di compensazione tra Stato e Imprese che si vedono fallite proprio perché tale documento, il Durc, non è più regolare per forza di cose, potrebbe anche eliminare tale documento in blocco». L’11 maggio scorso la rivendicazione, con una lettera al Corriere della Sera, dell’agguato all’Ad dell’Ansaldo nucleare, Roberto Adinoldi, gambizzato a Genova.