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Monti: «Legittima l’insofferenza dei cittadini ma la Pubblica amministrazione va rispettata»

«CRESCITA CON SOLUZIONI INNOVATIVE E CORAGGIOSE». Il presidente del Consiglio: «Vicinanza ai funzionari che si trovano a rischiare anche la vita»

MILANO – «Abbiamo titolo» per chiedere una integrazione tra «la necessità di non allentare la presa» e l’esigenza di mirare alla crescita. Lo ha sottolineato Mario Monti nel corso di una conferenza stampa al ministero dell’Economia, al termine della missione della delegazione del Fondo monetario in Italia. Il premier chiede all’Unione europea una maggiore attenzione alla crescita e soluzioni «coraggiose e innovative». Per quanto riguarda il fronte interno «non c’è una fase uno e una fase due, abbiamo sempre cercato – ha spiegato il premier – di introdurre tante riforme strutturali» per incentivare lo sviluppo nel corso del tempo. «Sicuramente le elezioni in Francia e in Grecia hanno cambiato gli equilibri in modo che è ancora difficile determinare fino in fondo. Io comunque non ho mai usato in sei mesi la parola austerità. Il nostro obiettivo è la crescita e la crescita richiede per un Paese che era sull’orlo del precipizio il consolidamento dei conti pubblici» afferma Monti.

EQUITALIA – In precedenza il presidente del Consiglio nel suo intervento in apertura del Forum della Pubblica amministrazione, alla Nuova fiera di Roma, non citando esplicitamente le recenti aggressioni a Equitalia e Agenzia delle entrate ha difeso a spada tratta tutta la pubblica amministrazione: «Rivolgo un ringraziamento a tutti i dipendenti della Pubblica amministrazione, che affrontano in questa fase di difficoltà generale particolari criticità, perfino rischi per la loro incolumità. La vicinanza e il supporto del governo sono incondizionati e costanti».

ORGOGLIO – Confermando «l’orgoglio» che avrà «l’occasione molto presto di esporre più direttamente» per chi, come appunto i dipendenti, possono contare su «vicinanza e supporto del governo incondizionati e costanti». Proprio giovedì, infatti, il premier dovrebbe recarsi in visita alla direzione generale dell’Agenzia delle entrate e al suo braccio operativo, Equitalia. Sarà accolto dal presidente della società, Attilio Befera, e dal vicepresidente, Antonio Mastrapasqua. Monti si rivolgerà a loro, agli 8 mila dipendenti, preoccupati per l’ escalation di minacce e aggressioni. «Il fatto che membri della Pubblica amministrazione siano chiamati a operare con funzioni molto delicate, molto impopolari, non significa – ha avvertito Monti – che l’importanza di quelle funzioni sia meno essenziale. Non significa – sottolinea – che il rispetto che i cittadini devono loro sia diminuito, anche in una fase in cui – riconosce il presidente del Consiglio – è legittima una certa insofferenza dei cittadini per i costi complessivi e la non ancora adeguata funzionalità complessiva della Pubblica amministrazione».

L’EMERGENZA – Poi il professore torna a parlare di crisi spiegando che l’Italia affronta ancora la fase 1 «con aspetti di emergenza» ma ha «fatto grandi passi avanti rispetto a novembre quando l’Italia stessa era fonte di crisi». «L’Italia si trova in due situazioni profondamente diverse – ha precisato Monti – oggi di nostro non contribuiamo alla crisi, ma ciò non toglie che se, malgrado il contributo che Stati Uniti, Italia e diversi Paesi europei stanno fornendo per risolvere la crisi questa dovesse tracimare, l’Italia si troverebbe con la coscienza pulita ma con i mercati finanziari molto turbati. Quindi è una fase 1 che continua – ha aggiunto Monti – precisando che la fase 2 dedicata alla crescita è iniziata fin dal primo giorno dell’attività di governo».

SPENDING REVIEW – Sui tagli, il premier ha puntualizzato: la spending review «non vuol dire solamente tagli, ma una migliore ricollocazione delle risorse, cogliendo opportunità di risparmio». È necessario insomma «un utilizzo più oculato e efficiente delle risorse che cittadini danno allo Stato con le tasse».

DI PIETRO – Sul suo blog risponde a Monti il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro: «Il disastro economico in cui si trova l’Italia dopo quattro mesi di cura Monti basta e avanza per dimostrare che affidarsi ai tecnici non può essere la soluzione. I tecnici e i banchieri hanno fatto solo scelte fredde, cercando di far quadrare i conti a spese dei più deboli e dei più poveri, ma non hanno cambiato la politica economica come è necessario fare oggi per salvare non solo l’Italia, ma anche l’Europa».

Redazione Online

Monti: «Legittima l’insofferenza dei cittadini ma la Pubblica amministrazione va rispettata»ultima modifica: 2012-05-16T16:04:05+02:00da
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