Regioni in deficit: supercommissario bondi potra’ intervenire solo su spesa sanitaria. Approvato in aula un emendamento della Poli Bortone su cui l’esecutivo aveva dato parere negativo
ROMA – La spending review, la revisione dei tagli possibili da fare al bilancio dello stato e più in generale delle amministrazioni pubbliche, comincia a trovare le prime difficoltà. Il Governo è stato infatti battuto al Senato su un emendamento della senatrice Adriana Poli Bortone (Coesione nazionale), che abroga un comma del secondo articolo del decreto sulla spending review. L’emendamento è stato approvato con 136 voti a favore, 122 contrari e sette astenuti. Il decreto prevede ora all’articolo 2 che il commissario straordinario per la razionalizzazione della spesa pubblica avrà il compito di definire il livello di spesa per gli acquisti di beni e servizi delle pubbliche amministrazioni. La proposta di modifica di Coesione nazionale cancella il comma 3 dell’articolo che escludeva dall’ambito di applicazione la Presidenza della Repubblica, il Senato della Repubblica, la Camera dei deputati e la Corte costituzionale.
BONDI – Intanto si precisano i poteri del «supercommissario» Enrico Bondi. Quest’ultimo potrà decidere di tagliare autonomamente la spesa sanitaria delle Regioni in deficit, e dunque commissariate, ma non intervenire sugli altri capitoli del bilancio. Lo prevede un emendamento al dl spending review approvato dall’Aula del Senato.