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Caccia all’ultimo super-ricercato per l’attentato al metrò di Tokyo del 1995

GIAPPONE. 5.000 poliziotti in cerca di Katsuya Takahashi. Partecipò all’attentato con il gas sarin: 13 morti, oltre 6.000 feriti.

Un frame del video della banca con il sospettato (dal «Japan Times»)

TOKYO – Una traccia concreta dopo 17 anni: la telecamera di sicurezza di un bancomat ha catturato l’immagine di un uomo che potrebbe essere Katsuya Takahashi. Capelli corti e occhiali, sembra molto somigliante all’identikit del 54enne che nel 1995 terrorizzò il Giappone. Il 20 marzo di 17 anni fa Takahashi partecipò all’attentano con il gas nella metro di Tokyo. Morirono 13 persone e oltre 6mila rimasero intossicate: il Paese sotto choc.

RICERCHE A TAPPETO – Cinquemila poliziotti sono sparpagliati a ventaglio nella capitale nipponica e sguinzagliati nelle aree limitrofe: il loro compito è trovare quell’uomo, distribuire foto recenti e il fermo-immagine della banca in modo da impedire che fugga dalla capitale.

IL PASSO AVANTI – La lunghissima ricerca dei responsabili dell’attentato ha subito un’accelerazione all’inizio di quest’anno, quando uno dei ricercati, Makoto Hirata, si è consegnato alle autorità. Lasciando senza fiato il Paese. Domenica scorsa, poi, è stato arrestato un altro sospettato. Resta da trovare soltanto Takahashi.

L’ATTENTATO – Fino a oggi quasi 200 membri della setta «Aum Shinrikyo» sono stati condannati per l’attacco del 1995. Tredici, compreso il guru Shoko Asahara, sono attualmente nel braccio della morte. Un tempo la setta aveva 10mila membri in Giappone e altri 30mila in Russia. Oggi è stata ribattezzata «Aleph» e ha ancora centinaia di adepti. Tutti tenuti sotto stretto controllo dalla polizia. I nuovi leader del gruppo hanno comunque rinnegato pubblicamente il vecchio guru assassino.

Angela Geraci

Caccia all’ultimo super-ricercato per l’attentato al metrò di Tokyo del 1995ultima modifica: 2012-06-08T15:54:48+02:00da
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