I FALSARI DEDICANO UNA MONETA AL «RE PUTTANIERE». Accanto al ritratto del monarca la scritta «Il nostro puttaniere di un re»
A destra la moneta vera, a sinistra quella falsa |
STOCCOLMA – Il senso dello humor non manca di certo ai falsari svedesi: nel Paese scandinavo sono comparse delle monete molto particolari, un caso di lesa maestà che scuote la famiglia reale. La scritta «Carl XVI Gustaf Re di Svezia» attorno al ritratto del monarca sulle monete da 1 corona è stata rimpiazzata con quella più sconveniente «Il nostro puttaniere di un re». Non si sono infatti ancora spente le polemiche sulla vita privata del sovrano che lo dipingono come un assiduo frequentatore di feste hard e locali di striptease.
LA BEFFA – La curiosa vicenda è raccontata dal tabloid Expressen: una 72enne pensionata di Piteå, cittadina nel nord del Paese, aveva scoperto nei giorni scorsi l’insolita moneta nella sua borsetta perchè «luccicava più delle altre». Giovedì, una seconda signora ha contattato il giornale spiegando di aver ricevuto la moneta falsa di resto dopo aver comprato una bottiglietta di acqua a Stoccolma il 6 giugno scorso, giorno di festa nazionale in Svezia. Altre monete false sono comparse a Malmö, tutte estremamente simili all’originale. I funzionari della Banca di Svezia, la polizia e gli esperti di numismatica sono al lavoro per svelare l’arcano. Finora senza successo. Nel Paese i sospetti casi di falsità di monete sono assai rari, non ultimo perchè si tratta di un processo molto complesso, relativamente costoso e poco redditizio. Tuttavia, gli inquirenti non escludono che in questo caso il numero dei pezzi contraffatti in circolazione sia elevato.
IL VIZIETTO – Alla fine del 2010, Carlo Gustavo di Svezia era finito al centro di un presunto scandalo sessuale dopo le indiscrezioni sulla sua vita privata rivelate nella biografia non autorizzata Il monarca riluttante. Nel libro sono stati raccontati i numerosi festini selvaggi organizzati dal re dopo aver conosciuto l’attuale regina Silvia; si parla della frequentazione di locali da striptease e contatti con la criminalità organizzata. Il sovrano aveva smentito tutto, ma a quel tempo la moglie avrebbe preso seriamente in considerazione il divorzio.