Sfida tra Antonis Samaras e Alexis Tsipras. Proiezioni non ufficiali. Oltre 9 milioni di greci al voto per il «bis» delle legislative. Due bombe contro tv privata: non esplodono.
ATENE – I conservatori pro-euro di Nea Dimokratia otterrebbero attorno al 29% nel voto in Grecia che si conclude alle 19 (le 18 in Italia), secondo i primi exit poll non ufficiali. Lo scrive l’Ansa. Il partito di sinistra radicale Syriza sarebbe secondo attorno al 26% e i socialisti del Pasok terzi, vicini al 12%
GLI INDECISI – In Grecia, 9 milioni i cittadini chiamati alle urne per decidere le sorti di Atene, se dentro o fuori l’eurozona. Tanti gli indecisi (700mila) e secondo una ricerca commissionata dall’emittente Ant1, il 40% degli elettori che ha preso parte alla consultazione del 6 maggio, avrebbe intenzione di votare per un partito diverso.
LA SFIDA – Dunque i risultati delle elezioni potrebbero rivoluzionare il quadro politico frammentato che uscì dalle urne solo sei settimane fa. La sfida principale è tra Nea Dimokratia, il partito guidato da Antonis Samaras che intende mantenere ma ammorbidire il Memorandum – l’intesa con la comunità internazionale che prevede aiuti finanziari in cambio di una dura austerità -, e Syriza, la formazione di sinistra radicale di Alexis Tsipras che vuole cancellare quel documento e varare un piano per lo sviluppo nazionale che porti il Paese fuori dalla crisi, pur affermando di voler restare nell’eurozona. «La Grecia ha vinto la paura – ha detto Tsipras uscendo dal seggio -. Apriamo la strada a una Grecia della giustizia sociale, membro a pari titolo di un’Europa che cambia». Samaras ha espresso l’auspicio che per il Paese cominci «una nuova era».
BOMBA CONTRO TV – Non sono mancati alcuni episodi che danno il segno della tensione che sta vivendo il Paese. Domenica mattina due persone in moto hanno lanciato una bomba (che non è esplosa) contro la sede dell’emittente privata Skai ad Atene, subito evacuata. Skai fa parte di un gruppo editoriale della destra di proprietà dell’armatore Alafouzos. Una seconda granata, annunciata telefonicamente da un anonimo, è stata trovata dalla polizia nel cortile dell’edificio di Atene che ospita la tv Skai. Anche questo ordigno non è esploso. Non è la prima volta che la tv privata viene presa di mira: il 5 giugno furono lanciati almeno tre ordigni incendiari contro l’edificio nel quartiere di Neo Faliro. Nell’isola di Zakynthos un giovane ha sparato in aria davanti a un seggio ed è ricercato. Infine, nella notte, alcuni hacker hanno attaccato il sito del Partito Comunista (Kke), inserendo nella prima pagina l’appello a votare per Syriza.