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Fiom, Fiat condannata per discriminazione: dovrà assumere 145 lavoratori a Pomigliano

SINDACATO, la sentenza del tribunale di roma a favore dei lavoratori iscritti al sindacato. Maurizio Landini si commuove e chiede al governo «garanzie sul futuro degli stabilimenti in Italia». No comment della Fornero

ROMA – Una sentenza che emoziona. Maurizio Landini, numero uno della Fiom, si è commosso durante la conferenza stampa convocata dopo la sentenza del Tribunale di Roma che impone alla Fiat di assumere a Pomigliano 145 operai iscritti al sindacato. La voce si è incrinata quando il leader dei metalmeccanici della Cgil ha ringraziato «tutti gli iscritti dentro gli stabilimenti della Fiat per le discriminazioni pesanti subite. Se siamo qui è anche grazie a loro» ha detto.

ORA FIAT RISPETTI LA SENTENZA – «Mi aspetto che la Fiat rispetti la sentenza. Troverei singolare che qualcuno vada via dal Paese perchè in Italia si devono rispettare le leggi e la Costituzione» ha detto il segretario della Fiom. Landini ha poi chiesto garanzie all’esecutivo sul futuro degli stabilimenti Fiat in Italia. «Chiediamo un intervento esplicito del governo perché venga garantito che Fiat faccia quello che deve fare, a cominciare dagli investimenti». Per Landini infatti «c’è un vuoto sul futuro degli stabilimenti Fiat in Italia» ed esiste «un rischio molto concreto che un intero settore industriale salti con prezzi altissimi per tutti i lavoratori».

NO COMMENT DELLA FORNERO – Dal ministro del Lavoro Elsa Fornero, arriva un «no comment» sulla sentenza a favore del reintegro dei lavoratori Fiat di Pomigliano. Dal Lussemburgo, dove è arrivata per il Consiglio dei 27 ministri del Lavoro Ue, ha detto che «sarebbe improprio da parte del ministro del Lavoro commentare a caldo questa notizia». La notizia era stata resa nota in mattinata dalla stessa Fiom che aveva precisato che 19, sui 145 lavoratori con la tessera del sindacato di Maurizio Landini dovranno essere assunti nella fabbrica, avranno anche diritto a 3.000 euro per danno.

«UNA POSSIBILITA’ SU DIECI MILIONI» – Nel passaggio tra la vecchia Pomigliano e la Newco che aveva riguardato l’assunzione di circa 2000 operai, nessuno di costoro era iscritto al sindacato dei metalmeccanici: negli atti presentati al procedimento dalla Fiom, la possibilità che ciò accadesse casualmente risultavano meno di una su dieci milioni.

ERANO CASSINTEGRATI – In base di una normativa specifica del 2003 che recepisce direttive europee sulle discriminazioni. la Fiat è stata dunque costretta ad assumere nella newco i 145 iscritti al sindacato di categoria, cassintegrati nella vecchia Pomigliano, chiusa e attualmente in liquidazione. In Fiat gli iscritti alla Fiom erano passati da 382 a 207, tutti facenti parte della fabbrica che sta chiudendo.

Fiom, Fiat condannata per discriminazione: dovrà assumere 145 lavoratori a Pomiglianoultima modifica: 2012-06-21T16:13:59+02:00da
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