GP D’OLANDA. L’australiano davanti al compagno di squadra Pedrosa dopo che Bautista butta fuori Lorenzo. Valentino penultimo
ASSEN – Per essere un pilota in crisi non c’è male. Casey Stoner trionfa in Olanda davanti al compagno di Honda Dani Pedrosa e a un ottimo Andrea Dovizioso raggiungendo in testa alla classifica del Mondiale MotoGp Jorge Lorenzo. L’australiano, partito in pole, ha corso una gran gara, incollandosi presto a Pedrosa, marcandolo senza problemi e sferrando l’attacco decisivo a due terzi di gara. Davvero un gran colpo per uno che giovedì era stato vittima di una brutta caduta e ha zoppicato per tutto il weekend.
FOLLIA BAUTISTA – Alleato numero uno di Stoner è stato però Alvaro Bautista, che alla prima curva ha buttato fuori Jorge Lorenzo con una manovra insensata. «Ho sbagliato il punto di riferimento della frenata – ha detto il pilota della Honda Gresini – sono arrivato alla staccata troppo forte e ormai era troppo tardi per fermarmi. Chiedo scusa a Lorenzo». Jorge, furibondo e zoppicante, è andato a protestare in direzione di gara, chiedendo almeno una punizione di Bautista. Ma il danno è compiuto: il vantaggio di 25 punti su Stoner si è azzerato e il Mondiale si è completamente riaperto.
NUOVA DELUSIONE PER ROSSI– Un’altra giornata nera per Valentino Rossi, che pure a un certo punto si era trovato quinto. Tra la Ducati in difficoltà e le gomme Bridgestone che lo hanno tradito, Rossi ha progressivamente perso posizioni fino a doversi fermare, quando era ormai ottavo e ultimo delle MotoGp, per cambiare il battistrada devastato. Ripartito con una gomma nuova ha malinconicamente chiuso al 13° posto. Il calvario continua.
LE PAROLE DI VALE – Valentino Rossi ha così raccontato la sua gara: «Peccato perché stava andando tutto piuttosto bene, ero in una bella battaglia con Hayden e stavo aspettando di vedere se riuscivo a batterlo prima della fine. Invece la gomma si è rotta, ho provato a continuare ma mancavano tanti giri». Le tue dichiarazioni di venerdì sulla Ducati hanno fatto discutere. Le ribadisci? «Io ho detto delle cose normalissime: io so come si fa a far andare bene una moto, ho corso con grandi squadre, era più che altro un consiglio». Ma dalla Ducati ti senti più tradito, deluso o rassegnato? «Intanto dico che bisogna provarci fino alla fine. Io cerco di dare un sacco di indicazioni con la mia esperienza e con la mia sensibilità come collaudatore. Spero che serva». Ma qual è il problema più grave? «Non c’è grip davanti, non riusciamo a finire le curve, bisogna dare gas da piegati. Insomma, sempre le solite cose di cui sto parlando da tempo». Ma perché non ci sono cambiamenti? «L’unica cosa che so è che dovrebbe arrivare un motore più dolce. Senz’altro ci serve, è una cosa importante. Per il resto non lo so, non ho la risposta. Dovete chiedere a loro». Se la nuova proprietaria di Ducati, la Audi, ti dicesse che è disposta a cambiare tutto il management del reparto corse tu accetteresti di firmare un nuovo contratto con la Rossa nel 2013? «Con l’arrivo dell’Audi tutti sono molto eccitati, è un partner di altissimo livello che potrebbe dare grande mano. Bisogna vedere… Ma adesso concentriamoci su domenica prossima».