Parla l’ex general manager del Real Madrid. «Con voi non si può mai sapere, d’altrove avete vinto quattro mondiali e la Spagna solo uno»
MADRID – Le furie rosse sono pronte a dar battaglia, parola di Jorge Valdano, uno che di calcio davvero se ne intende. Lo abbiamo intervistato in un ufficio poco distante dal Santiago Bernabèu, tempio dei tifo Merenghe, un luogo che conosce a menadito essendo stato fino a poco tempo fa general manager del Real Madrid. Dopo il meraviglioso risveglio degli azzurri che ci ha regalato una finalissima, Valdano si mostra sorpreso. Per lui, come per tanti altri, i favoriti erano la Germania e la Spagna. Ora che ci siamo noi in finale, nella Madrid tappezzata da bandiere spagnole, si respira il nervosismo dei tifosi abituati a vincere tutto.
PIRLO E CASSANO – Gli schemi tattici erano stati preparati per la giovane e veloce Germania, non per l’esperta e matura Italia. «Pirlo è il centro del meccanismo che ha messo in moto Prandelli e Cassano la fantasia». Di Balotelli, che ha freddato i tedeschi con due splendidi gol nemmeno una parola. L’intervista è avvenuta prima d’Italia–Germania e lui, l’intellettuale del pallone, di Balotelli non ne pensava un gran bene. Ora però lo teme come d’altronde fa tutta la Spagna. Ha avuto parole solo per Pirlo e poi per Cassano, quello stesso giocatore che fece acquistare al Real, per poi cederlo senza pena né gloria: «È stato poco sportivo quando ha giocato da noi, non rispettava gli allenamenti e non era in buona forma fisica». Ora il Cassano che vede scendere in campo lo fa sognare: «È tornato a essere il grande fantasista che era prima di arrivare al Real». La nazionale spagnola, si sa, è composta quasi al completo da giocatori del Barcellona e del Real. Persone che conosce assai bene. «Xavi, Iniesta, Alonso Busquets, Fabregas, Cazorla, Silva… e tutti gli altri sono dei fuoriclasse mentre l’Italia ha solo Pirlo e Cassano». Scandisce i nomi della compagine rossa quasi a intimidirci, ma dopo la vittoria contro gli inglesi, Valdano, raggiunto al telefono, pare abbia cambiato idea.
ANDARE A SEGNO – La vittoria degli spagnoli non è più scontata come pensava e il super Mario Balotelli ha lasciato senza parole non soltanto lui, ma anche i giornalisti del quotidiano sportivo Marca che si concentra sulla notizia degli oltre 11.000 tifosi spagnoli che andranno a Kiev. Per Jorge Valdano il problema principale della Spagna è andare a segno, cosa che all’Italia riesce meglio. Come tanti spagnoli, che hanno seguito gli azzurri alla televisione sgranando gli occhi, pensa che se l’Italia riuscirà a giocare come giovedì scorso, sarà davvero un osso duro. Anche per uno come lui che segnò il gol della vittoria Argentina ai mondiali di Messico ‘86, di cui si ricorda soprattutto il Pibe de Oro trascinarsi dietro mezza nazionale inglese e segnare quello che per molti è tuttora la rete più bella della storia del calcio. Ora il gioco è più aperto che mai, e come ci dice Valdano: «Con l’Italia non puoi mai sapere, d’altrove avete vinto quattro mondiali e la Spagna solo uno».