La richiesta dopo il caso esodati. La mozione è stata presentata dall’Idv e Lega: 435 sfavorevoli. Il ministro: «Mi ha creato sofferenza ma ora è superata»
ROMA – L’Aula della Camera ha bocciato la mozione di sfiducia individuale al ministro del Lavoro, Elsa Fornero, presentata da Italia dei valori e Lega, con 88 sì, 435 no e 18 astenuti. Il primo commento del ministro è arrivato subito dopo la mozione: « Mi ha creato sofferenza, però lo abbiamo superato e ora continuerò a lavorare come prima. A chi mi accusa voglio dire che non ho mai mentito»
GLI ESODATI– La richiesta di sfiducia è legata alla gestione da parte del ministro della vicenda degli esodati, cioè quei lavoratori che a seguito della riforma previdenziale varata dal governo di Mario Monti subito dopo il suo insediamento, sono rimasti senza lavoro e senza pensione poiché si sono innalzati i requisiti anagrafici per lasciare il lavoro.
I NUMERI E IL PDL– Alla votazione in Aula, su 541 presenti, 523 hanno votato. Ma folta è stata la “fronda” del Pdl contro il ministro del Welfare: ben 61 sono i voti del partito di via dell’Umiltá mancanti alla mozione presentata da Idv e Lega oggi a Montecitorio. Tabulati alla mano, sono cinque i deputati del Popolo della libertá che hanno votato sì alla sfiducia: Edmondo Cirielli, Lino Miserotti, Alessandra Mussolini, Mauro Pili e Fabio Rampelli. Sedici gli astenuti mentre 40 i deputati che non hanno votato, di cui 9 in missione. Tra gli assenti, Silvio Berlusconi, Massimo Corsaro, Maurizio Bianconi, Guido Crosetto, Ignazio La Russa, Giulio Tremonti e Denis Verdini.