IL SEGRETARIO PD. Spending review: «Alcuni tagli da correggere. Il resto è ok». Cicchitto: «Da sostenere». Di Pietro: «Scendiamo in piazza»
MILANO – Bersani evoca lo spettro del caso esodati, per soffiare sul collo del governo alle prese con la spending review e i tagli a sanità ed enti locali: «Nel decreto ci sono cose buone, e le appoggeremo con convinzione. Ci sono anche cose da correggere. Quello che soprattutto non va riguarda il taglio delle risorse agli enti locali, già troppo indeboliti, e l’intervento sulla sanità. In particolare, per ciò che riguarda la sanità, l’errore è prima di tutto tecnico. Non c’è sufficiente comprensione di come funzioni nella realtà il servizio sanitario. Si rischia il bis della vicenda esodati, avere cioè più confusione che risparmio». Il segretario del Pd ha condensato le sue perplessità in una nota: «Siamo pronti a ragionare su altre soluzioni, discutendo con il governo e le Regioni e in Parlamento».
LA RAI – Per il leader democratico il tema della sanità è centrale: «Ci auguriamo che tutte le forze politiche vogliano impegnarsi costruttivamente su un tema così delicato», aggiunge Bersani. «E che in particolare il Pdl sia disposto ad occuparsi, oltre che della Rai, anche della salute degli italiani».
CICCHITTO FAVOREVOLE – E a proposito di Pdl, si registra la posizione tendenzialmente favorevole del capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto: «Siccome il nostro obiettivo fondamentale è quello di arrivare a ridurre la pressione fiscale prima della fine di questa legislatura, perché ciò è essenziale per rinsaldare il blocco sociale del centrodestra, allora, al di là di particolari da esaminare, va sostenuta l’operazione in atto di taglio della spesa pubblica, casomai deve essere portata a totale coerenza, e va aggiunta ad essa una proposta per abbattere il debito».
DI PIETRO INVOCA LA PIAZZA – Decisamente contrario ai provvedimenti prospettati dal governo Antonio Di Pietro. Per il leader dell’Italia dei Valori, «tra tutte le porcherie che questo governo ha fatto con tanta sobrietà, il decreto sulla spending review, è una delle peggiori». I pensieri dell’ex pm sono stati pubblicati sul blog del presidente dell’IdV: «C’è una forte sproporzione tra i tagli che colpiscono davvero gli sprechi e che sono troppo pochi e i tagli che penalizzano le fasce sociali medie e basse, che invece sono massicci e drastici».