24mila dipendenti pubblici in esubero, 11mila nei ministeri e 13mila negli enti territoriali. Risparmi quantificabili in 480 milioni per il 2013 e 960 milioni nel 2014: riduzione di 674 giudici di pace
Sono 24.000 i dipendenti pubblici in esubero. Lo spiega la relazione alla spending review. Sono circa 11.000 nei ministeri e negli enti pubblici non economici (di cui 5.600 nei ministeri) e 13.000 negli enti territoriali (escluse le regioni). Tra gli 11.000 nei ministeri sono 6.000 i pensionabili al 31/12/2011 e 2000 negli enti locali.
IL MALUMORE – La relazione provoca subito la levata di scudi di Fernando Ferroni dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), i cui ricercatori hanno avuto parte importante nelle ricerche sul bosone di Higgs. Ferroni ha annunciato le dimissioni, anche del board, se non rientrerà il taglio del 3,79% al finanziamento dell’ente previsto dalla Spending Review. «Se non rientra il taglio – ha detto Ferroni – io, la Giunta esecutiva e il Consiglio direttivo potremmo prendere in considerazione l’ipotesi di dimissioni. Non è possibile governare un ente ingovernabile».
I RISPARMI – Risparmi per la finanza pubblica, quantificabili in circa 480 milioni per il 2013, 960 milioni per il 2014 e 1.600 milioni annui a partire dall’anno 2015 con gli acquisti centralizzati della Consip. Il risparmio è stimata nel 10% del valore degli acquisti.
I TAGLI – La razionalizzazione degli uffici giudiziari comporta la riduzione di 674 uffici del giudice di pace, di 220 sedi distaccate, e di oltre 70 uffici giudiziari circondariali. Risparmi per 35 mln nel 2012 e 70 mln nel 2013. Sulle intercettazioni il risparmio sarà di 20 mln nel 2012 e 40 nel 2013.
LA SANITA’ – Da qui al 2014 la sanità dovrà tagliare 900 milioni nel 2012, 1,8 miliardi nel 2013 e 2 nel 2014. Un taglio di 20 milioni per il 2013 e 50 per il 2014. È il risparmio calcolato per il taglio dei posti letto, perchè «prudenzialmente» nella relazione tecnica al dl spending review si calcola solo «la contrazione della spesa per beni e servizi correlata ai posti letto cessanti», quindi ad esempio meno lenzuola da lavare o pasti in meno da portare. I posti letto a saltare dovrebbero essere circa 18mila, passando da 4 per mille abitanti a 3,7.
LE CARCERI – Cala anche la spesa penitenziaria e un taglio da 3,5 mln arriva per l’approvvigionamento del vestiario. Una riduzione di 1,5 mln arriverà con la razionalizzazione dei costi per l’acquisizione di beni e servizi e 4 milioni per l’anno 2013 potranno essere reperiti in considerazione del fatto che le funzioni assistenziali sono trasferite al Ssnn.