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Pensioni, Fornero: «nessun rischio»

L’allarme sul deficit Inps lanciato dal Civ, il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’ente. Il ministro: «Il disavanzo Inpdap è noto. Continuerà a essere coperto». Mastrapasqua: sostenibilità sistema è certificata

ROMA – Non c’è nessun rischio pensioni, i dati resi noti ieri sul deficit dell’Inps sono noti e non serve appostare nuove risorse: se super Inps sarà fatta bene potrà portare risparmi. È quanto ha affermato il ministro del Welfare, Elsa Fornero, nel suo intervento alla Commissione parlamentare per gli enti previdenziali in relazione ai dati sul deficit dell’Inps dell’anno in corso. «Non mi sembra che ci siano fatti nuovi: sapevamo – ha affermato Fornero – che l’Inpdap era in forte squilibrio. Dobbiamo domandarci la ragione di questo squilibrio che è frutto di decisioni di regole passate. Per l’Inpdap i disavanzi sono frutto di decisioni del passato con scarsa attenzione alle regole nel bilanciamento tra prestazioni e contributi. Noi non possiamo cancellare le regole del passato».

DEFICIT – L’Inps dovrebbe registrare quest’anno un disavanzo di quasi 6 miliardi di euro nel 2012, che sfioreranno i 7 miliardi nei prossimi due anni, quasi del tutto dovuto al «buco» dell’ex Inpdap, l’Istituto di previdenza per i dipendenti della Pa. E questo – aveva messo ieri nero su bianco il Civ (il Consiglio di indirizzo e vigilanza) dell’ente – «comporterà nel breve periodo un problema di sostenibilità dell’intero sistema pensionistico pubblico». La prima nota di variazione del bilancio preventivo 2012 dell’Istituto di previdenza (in cui con il Salva Italia sono confluiti Inpdap ed Enpals), approvato martedì a larga maggioranza, si concludeva chiedendo all’esecutivo «interventi correttivi».

I CONTI DEL «SUPERINPS» – La questione messa sotto i riflettori dal Civ, è tutta legata ai conti dell’ente, destinati a peggiorare nell’arco del triennio anche per effetto del blocco del turnover e della spending review che, con i 24 mila esuberi dichiarati nella Pa, determinerà una riduzione dei contributi versati e un aumento dei pensionati pubblici. Poi si faranno sentire gli effetti della riforma Fornero delle pensioni. Il disavanzo previsto per la gestione finanziaria di competenza dell’Inps con l’incorporazione dell’ex Inpdap e dell’ex Enpals, è stimato in 5,977 miliardi nel 2012, a causa del rosso che l’Inpdap porta con sé; e dovrebbe salire a 6,936 miliardi nel 2013 e a 6,963 miliardi nel 2014.

«SOSTENIBILITÀ CERTIFICATA» – Commentando l’allarme del Consiglio di indirizzo e vigilanza sul disavanzo Inpdap e la sostenibilità delle pensioni, il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua ha assicurato che «la sostenibilità del sistema pensionistico è stata certificata da tutte le riforme che sono state fatte, da ultima quella Monti-Fornero che ha avuto il gradimento della commissione europea, dell’Ocse e della Banca d’Italia». «La sostenibilità – ha aggiunto – è qualcosa che va oltre un bilancio che rappresenta dei numeri, ma non rappresenta la tendenza. Quindi mi sento di poter dire che, a fronte di quello che sicuramente sono dei commenti tra il tecnico, ma anche soprattutto politico, ci sono dei numeri incontrovertibili che sono dati dalla certificazione avvenuta dagli organismi europei della sostenibilità e delle buone riforme che sono state fatte nel nostro Paese».

«NESSUN RISCHIO PENSIONI» – l ministro Fornero ha ulteriormente spiegato: «Fino a quando l’Inpdap era separata dall’Inps lo Stato pagava la differenza (tra contributi e prestazioni, ndr) con trasferimento diretto a copertura del disavanzo. Oggi credo che questo sarà sempre coperto dallo Stato, cambierà la modalità di copertura: l’Inps anticiperà e poi lo Stato restituirà». Insomma, il deficit dell’Inpdap «sarebbe stato coperto prima e ora sarà coperto dall’Inps». «Sotto il profilo della grandezza del disavanzo – ha ribadito Fornero – non ci sono novità e non richiederà l’appostamento di nuove risorse». E alla domanda se ci sia un rischio per le pensioni, il ministro del Lavoro ha smentito nettamente. «Vorrei rassicurare che le preoccupazioni relative alle pensioni dovrebbero essere persino minori anche con risparmi se facciamo bene l’incorporazione. Il rischio pensioni c’è quando non c’è l’equivalenza tra contributi e prestazioni. Il Governo ha cambiato le regole, ha fortemente rafforzato la sostenibilità del sistema pensionistico pubblico, ha rafforzato questo equilibrio e ha fortemente contenuto la spesa pensionistica rispetto al Pil».

Redazione online

Pensioni, Fornero: «nessun rischio»ultima modifica: 2012-07-11T15:27:55+02:00da
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