Morta la bambina di 11 anni malata di fibrosi cistica. Un calvario in ospedale, due trapianti (in attesa di un terzo), una famiglia che ha lasciato tutto. E una pagina su Facebook

SAVONA – Non è bastato l’aiuto e l’affetto che tanti le hanno dato. Rebecca, 11 anni appena compiuti, malata dalla nascita di fibrosi cistica, è morta. Una malattia genetica crudele, che nel suo caso ha colpito apparato respiratorio e pancreas. Fino allo scorso aprile, pur tra le difficoltà, frequentava le elementari nella sua città, Savona. Poi, come racconta Il Secolo XIX un giorno i suoi polmoni hanno smesso di funzionare, ed è entrata in coma con pochissime speranze di sopravvivere. Due giorni dopo sono stati trovati due polmoni compatibili e idonei. Così, dopo averla trasferita agli Ospedali Riuniti di Bergamo, è stato effettuato il trapianto, durato circa 15 ore. Gli esiti non sono stati quelli sperati perché il polmone destro non ha mai iniziato a funzionare e Rebecca è rimasta in coma farmacologico, collegata alla Ecmo (ExtraCorporeal Membrane Oxygenation), mentre cominciavano a svilupparsi infezioni ed emorragie all’esofago. A maggio sono stati trovati due nuovi polmoni ed è stato effettuato un nuovo trapianto, solo del polmone destro.
LE SPERANZE – L’intervento è andato bene e dopo poche ore i polmoni hanno iniziato a funzionare regolarmente, tanto da consentire il distacco dalla Ecmo e l’uso di tubi per la ventilazione più piccoli. Rebecca avrebbe dovuto affrontare un lungo percorso di riabilitazione in attesa di un nuovo intervento di ricostruzione dell’esofago. I genitori di Rebecca, papà bidello e mamma casalinga, hanno lasciato tutto, per poterle stare accanto. Ed è stata una collega del papà della bambina ad avere l’idea di lanciare una raccolta fondi su Facebook per aiutarli, economicamente e non solo. È nata così la pagina «Un aiuto per Rebecca», che da maggio a oggi ha raccolto quasi 4mila seguaci e un po’ di soldi per le tante spese mediche che la famiglia ha dovuto affrontare. Tutto questo affetto non è bastato per sconfiggere un male troppo grande, che ha portato via Rebecca troppo presto.