«Sulla riforma del lavoro aspetto che la Fornero mi convinca». Il presidente di Confindustria: «Nella seconda parte dell’anno fatico a vedere miglioramenti».BORSE – Asta dei buoni del Tesoro con tassi ai minimi da maggio. Piazza Affari in rosso. Euro ai minimi sul dollaro
Il prodotto interno lordo dell’Italia «nella migliore delle ipotesi calerà nel 2012 del 2,4%, in effetti, probabilmente, sarà anche qualcosa di più, perché nella seconda parte dell’anno faccio fatica a vedere miglioramenti». Lo dice il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi al Forum annuale Comitato Leonardo. Il Centro studi di Confindustria il 28 giugno ha stimato per il 2012 una contrazione del Pil del 2,4%. Mercoledì il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha detto che l’economia dovrebbe diminuire di poco sotto i due punti percentuali. La previsione ufficiale del governo è di -1,2% e risale ad aprile. Oggi il neo ministro dell’Economia Vittorio Grilli ha detto di tenere nella massima considerazione le previsioni di via Nazionale.
FORNERO – Tornando a Squinzi, il presidente di confindustria ha anche spiegato di avere parlato della riforma del lavoro «personalmente» con il ministro del Welfare, Elsa Fornero sottolineando come il ministro «nel confronto a tu per tu» sia sembrata una «persona molto disponibile» e «continua a ripetere «vedrai che io ti convincerò», quindi, ha aggiunto Squinzi, «aspetto di farmi convincere, visto che sono disponibile e aperto al dialogo». Ma la riforma del Lavoro «non è soddisfacente. Non ha migliorato sensibilmente la flessibilità in uscita e in compenso ha abbassato la flessibilità in entrata», ha spiegato, e ha aggiunto: «credo che qualche correttivo sia necessario». Poi parlando del disegno di legge sullo sviluppo: «Nel Dl sviluppo ci sono tante buone idee, abbiamo grandi aspettative che vengano messe in pratica». Anche sulla Spending review, ha sottolineato Squinzi, «mi sembra che si stiano facendo dei passi molto interessanti». Squinzi ha sottolineato l’urgenza dello sblocco dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni. «È un argomento da affrontare con massima urgenza perché nel settore dell’edilizia, ad esempio se si continua in questo modo un numero elevatissimo di imprese sparirà».
CORRUZIONE – Infine Squinzi ha parlato di corruzione: «I giudizi del Wall Street Journal sull’Italia sono ingenerosi. La corruzione non è un fenomeno tipico dell’Italia, c’è in tutto il mondo, ad esempio in Cina troviamo grandi difficoltà con la mia impresa».
Sono stati interamente assegnati i 7,5 miliardi di Bot annuali all’asta di giovedì. Il rendimento dei titoli, al 2,697%, risulta il più basso da maggio scorso. La domanda ha ampiamente superato l’offerta poiché è stata pari a 11,595 mld. Il rendimento è sceso a 2,697%, da 3,977% dell’asta precedente. E venerdì ci sarà un’altra asta, stavolta di buoni poliennali.
SPREAD IN RIALZO – Gli spread però restano in tensione: il divario tra Btp e Bund si allarga nuovamente a 4,65 punti percentuali, o 465 punti base contro i 448 cui era calato nella prima mattinata. In risalita anche i rendimenti sui Bonos decennali della Spagna, al 6,68 per cento con lo spread sui Bund che si allarga a 544 punti base.
BORSE IN CALO– A metà giornata, nel frattempo, le Borse proseguono in calo in Europa. A Milano il Ftse-Mib accentua i cali al meno 1,53 per cento. Intanto l’euro riprende a perdere quota, finendo sotto 1,22 dollari e segnando nuovi minimi dagli ultimi due anni. Un quadro di debolezza che sembra risentire anche delle indicazioni giunte mercoledì dalla Federal Reserve, la Banca centrale americana che pur rilevando un peggioramento dell’economia non ha fatto presagire altri provvedimenti per l’immediato a sostegno della crescita. La Borsa di Madrid segna un meno 2,26 per cento, cancellando i recuperi registrati ieri dopo l’annuncio di nuove misure di risanamento da parte del governo. Parigi segna un meno 0,65 per cento, Francoforte meno 1,09 per cento, Londra 1,02 per cento. I mercati sono anche in attesa dei dati sul Pil della Cina che verranno pubblicati nella notte di giovedì, e che si prevede segnalino un indebolimento anche dell’esuberante crescita del Dragone.