LA RIUNIONE DEI MAGISTRATI DI ROMA. Ritenute inattendibili le denunce del tesoriere della Margherita. L’ex sindaco: «Mesi di sofferenza, ho avuto fiducia nella giustizia»
ROMA – La procura di Roma non procederà nei confronti degli ex esponenti della Margherita, Francesco Rutelli e Enzo Bianco, in relazione a quanto affermato in sede di interrogatorio dall’ex tesoriere Luigi Lusi. I pm indagheranno, invece, quest’ultimo, per calunnia in relazione alle accuse mosse, dopo il suo arresto, contro gli ex vertici Dl.
NUOVE ACCUSE PER LUSI – La decisione di indagare anche per calunnia Lusi anche è la naturale conseguenza della decisione di non dare corso alle sue denunce nei confronti dei vertici dell’ex Margherita. La decisione è stata presa dai magistrati al termine di una riunione che si è svolta negli uffici della Procura di Roma, con il procuratore aggiunto Alberto Caperna. Nei giorni scorsi lo stesso Rutelli aveva presentato un esposto in Procura denunciando Lusi per le affermazioni che aveva fatto nel corso del suo interrogatorio, quando aveva sostenuto che c’era un patto con la corrente rutelliana per la spartizione dei soldi della ex Margherita. Luigi Lusi è in carcere per rispondere dell’ammanco di circa 25 milioni di euro dalle casse dell’ex partito.
RUTELLI: MESI DI SOFFERENZA – «Sono stati mesi di sofferenza. Ma in Italia chi è vittima di reati può e deve avere fiducia nella giustizia» è il commento di Rutelli dopo aver appreso le decisioni della Procura di Roma. «Il cerchio sarà chiuso solo col ripristino dei danni che ho e abbiamo subito e il recupero di tutti i soldi rubati alla Margherita, che andranno allo Stato, cioè ai cittadini italiani», ha concluso l’ex sindaco di Roma.