DURANTE «CAFFEINA CULTURA» A VITERBO. Il raid di militanti neofascisti. Il giornalista colpito a calci e pugni. E Iannone rivendica: «Solo uno schiaffone futurista»
VITERBO – Il direttore del quotidiano online Il Futurista Filippo Rossi, ideatore e animatore del festival letterario «Caffeina Cultura», in corso di svolgimento a Viterbo, è stato aggredito con pugni e calci da un manipolo di militanti di CasaPound. L’aggressione è avvenuta all’1.30 nella notte tra venerdì 13 e sabato 14 nel quartiere medievale di San Pellegrino. Rossi è stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale cittadino, dove gli sono state riscontrate contusioni al volto guaribili in pochi giorni.
MAGLIETTA NERA – Secondo la denuncia presentata dal giornalista in questura, Rossi avrebbe indicato in Gianluca Iannone, fondatore e presidente di CasaPound Italia, colui che lo ha colpito con un violento pugno al volto. Un altro militante del movimento neofascista, non ancora identificato, gli ha sferrato dei calci mentre era disteso a terra. Il gruppo di militanti di CasaPound che ha preso parte al raid era composto da una quindicina di giovani. Tutti indossavano un maglietta nera con il logo dell’organizzazione. Ma all’aggressione avrebbero preso parte in quattro o cinque.
CASAPOUND: «SCHIAFFONE FUTURISTA» – E sabato mattina è arrivata la singolare «rivendicazione» di Iannone: «Quante storie per uno schiaffone futurista. Da Filippo Rossi, che si ispira a coloro che volevano esaltare “l’insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo e il pugno”, non ce lo saremmo aspettato», scrive il leader di CasaPound Italia in un comunicato. Secondo Iannone si sarebbe trattato di «uno schiaffone come quello di Umberto Boccioni a Ardengo Soffici, che il direttore de ‘Il Futurista’ dovrebbe conoscere bene, niente di più, altro che spedizione punitiva».
«LUI CI HA DIFFAMATO» – Per il leader dell’associazione di destra, l’episodio di Viterbo sarebbe stato «una discussione tra vecchi amici che amici non sono più», durante la quale «la ricerca di un chiarimento verbale è finita in un gesto di marinettiana memoria, dopo che Rossi, che più volte è venuto a CasaPound a parlare, ha ripetutamente diffamato il nostro movimento in maniera del tutto pretestuosa». Sulla vicenda sono in corso indagini da parte della Digos.
SOLIDARIETA’ DA FINI E SAVIANO – Fra le tante espressioni di solidarietà giunte a Rossi da più parti, si segnala quella del presidente della Camera, Gianfranco Fini, che esprime «ferma condanna per la vile aggressione» e osserva come il dibattito politico «non possa essere turbato ad opera di chi solo nella violenza e nell’intolleranza sa trovare argomenti per affermare la propria esistenza». E con un tweet anche lo scrittore Roberto Saviano esprime «solidarietà a Filippo Rossi e a Caffeina, vittime di un’aggressione fascista, inspiegabile, ottusa e criminale».