INCHIESTA SULLA SANITÁ LOMBARDA. Il provvedimento disposto dal giudice per le indagini preliminari, Vincenzo Tutinelli
MILANO – Beni per oltre 60 milioni di euro sono stati sequestrati nell’ambito dell’inchiesta sulla fondazione Maugeri . I sequestri riguardano immobili, denaro e uno yacht (un Ferretti 33) di una società riferibile a Pierangelo Daccò, arrestato nell’ambito delle inchieste San Raffaele-Maugeri. Altri sequestri sono in corso. Si tratta di beni appartenenti ad alcune siocietà che fanno riferimento ad indagati. Sono stati effettuati dagli agenti delle sezioni della polizia di Stato e della Guardia di finanza di Milano. I sequestri preventivi per equivalente sono stati chiesti dalla Procura della Repubblica e disposti dal giudice per le indagini preliminari Vincenzo Tutinelli.
CASE, BARCA E VINO PREGIATO – Tra i beni di cui è in corso il sequestro, anche uno stock di bottiglie di vino di gran pregio, del valore di centinaia di migliaia di euro, che Daccò conservava presso la cantina di Sadler (estraneo alle indagini). A Daccò sono stati sequestrati anche una casa e alcuni terreni a Bonassola. Un’abitazione a Milano, in via Melchiorre Gioia, il diritto di usufrutto di una casa a Olbia, lo yacht Ferretti 33 che oggi si chiama «Amerika-London» (in passato denominato «Mi Amor»), ormeggiato nel porto di Ancona. Un’immobile a Sant’Angelo Lodigiano e 37 tra conti correnti e rapporti finanziari. Il sequestro ha aggredito anche beni di Umberto Maugeri, al quale sono stati messi sotto sigilli l’abitazione milanese in via Visconti di Modrone, una casa ad Angera (Varese), un’auto Mitsubishi. Antonio Simone si è invece visto sequestrare 16 conti correnti e le quiote della società Fraca srl. L’ex direttore generale della Maugeri, Costantino Passerino, ha avuto sotto sequestro le quote di due società, azioni per poco meno di un milione, due case a Milano, una Bmw 320 e una Jaguar S-type. Beni sono stati sequestrati anche ad altri due professionisti della Maugeri, Gianfranco Mozzali e Claudio Massimo.