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Fiat: crisi mercato dell’auto non si ferma. A Pomigliano stop produzione da 20 a 31 agosto

MERCATO DELL’AUTO IN CRISI: COME NEL 1979. L’azienda di Torino ferma la produzione per 2 settimane dopo la pausa estiva: cassa integrazione ordinaria per 2.150 persone. «Siamo tornati ai livelli del 1979»

MILANO – «Per lo stabilimento di Pomigliano, in salita produttiva dall’inizio dell’anno, fino ad oggi non era stato necessario alcun intervento. Oggi, però, la situazione impone di ridurre la produzione per evitare inutili e costosi accumuli di vetture. Dopo la chiusura estiva la fabbrica si fermerà per due settimane, dal 20 al 31 agosto». Così una nota della Fiat fa sapere che, a causa della crisi del mercato dell’auto, dovrà ricorrere alla cassa integrazione ordinaria per 2.150 lavoratori dello stabilimento campano. «Nei prossimi mesi – spiega l’azienda torinese – la situazione sarà oggetto di continuo monitoraggio». A differenza degli altri stabilimenti italiani del gruppo, Pomigliano non e’ mai andato in cassa integrazione.

MERCATO COME NEL 1979 – I dati del mercato automobilistico europeo (-6,30% nel primo semestre dell’anno) e di quello italiano in particolare (-24,4 % a giugno e -19,7% nel primo semestre) confermano che «la crisi delle vendite non accenna a fermarsi», afferma il Lingotto. In Italia il mercato delle auto «si posiziona oggi sui livelli del 1979» e «sta penalizzando Fiat soprattutto nel segmento delle city car dove, con Panda e 500, detiene circa il 60 per cento di quota».

Redazione Online

Fiat: crisi mercato dell’auto non si ferma. A Pomigliano stop produzione da 20 a 31 agostoultima modifica: 2012-07-18T13:11:28+02:00da
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