Bulgaria, la strage dei turisti israeliani. Si tratterebbe di un uomo sui 35 anni bianco e biondo. Teheran: «Affermazione infondata che ha scopo politico»
Il giorno dopo la strage a Burgas in Bulgaria, durante il quale sono morte sette persone e l’attentatore, la polizia sta diffondendo le immagini del presunto kamikaze. Sarebbe un uomo magro, di carnagione chiara, con lunghi capelli biondi, sui 35 anni, che va avanti e indietro nervosamente tenendo a spalla un grande zaino nero e una borsa da laptop. Le immagini sono state prese dalle telecamere di sorveglianza. Intanto Teheran, accusata di essere l’autore della strage, nega con forza ogni coinvolgimento. «L’affermazione infondata di uomini di Stato del regime sionista è tipica del loro metodo, che ha uno scopo politico, ma è segnale di debolezza», dice l’ambasciata iraniana in Bulgaria.
IL KAMIKAZE– Intanto le autorità bulgare sono sulle tracce di un uomo ripreso dalle telecamere. Il filmato è stato trasmesso anche dalle tv bulgare. Nel video si vede un uomo magro, di carnagione chiara, con lunghi capelli biondi, che va avanti e indietro nervosamente tenendo a spalla un grande zaino nero e una borsa da laptop. «Un uomo che non attira assolutamente l’attenzione più di tanti altri turisti «in attesa o in arrivo», ha detto Tsvetanov, secondo il quale l’uomo avrebbe avuto sui 35-36 anni.
IL DNA – Gli inquirenti, ha spiegato il ministro dell’Interno, Tsvetan Tsvetanov, sono in possesso delle sue impronte digitali, e attualmente sono in corso esami sul Dna. Finora, ha detto il ministro dell’interno, nessuna rivendicazione dell’attentato è giunta alle autorità bulgare. Sono in corso controlli a tappeto nella zona dell’aeroporto di Burgas su tutti i possibili testimoni alla ricerca di indizi utili alle indagini, con gli inquirenti bulgari, ha ancora detto il ministro, che sono in contatto costante con polizia e intelligence di Israele, nonchè con l’Fbi degli Stati Uniti.
L’IRAN – Così mentre proseguono le indagini, l’Iran ondanna con forza «tutti gli atti di terrorismo». La reazione arriva dopo che le autorità israeliane hanno accusato il regime di Teheran di essere il mandante dell’attentato contro la comitiva. «La Repubblica islamica è la maggiore vittima del terrorismo e riteniamo che il terrorismo metta a repentaglio la vita degli innocenti e che rappresenti una pratica disumana che condanniamo con forza. La posizione dell’Iran è quella di condannare tutti gli atti terroristici, in ogni parte del mondo», ha detto un portavoce del ministero degli Esteri iraniano. Per poi aggiungere: «Le dichiarazioni prive di fondamento diffuse dal regime sionista e le accuse all’Iran di aver partecipato all’attentato contro il pullman dei turisti israeliani a Burgas è il consueto metodo, a scopo politico, dei sionisti, e un segno della loro debolezza».