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Urru: «Mia liberazione giorno più bello»

La cooperante in visita al quirinale e alla farnesina. «Non sapevo che qui in Italia ci fosse tutta questa gente e tutto questo movimento per me. Grazie per la solidarietà»

ROMA – Prima in Procura, poi al Quirinale e alla Farnesina. E nel pomeriggio il viaggio verso Cagliari. Il giorno dopo l’arrivo in Italia, Rossella Urru ha avuto un’agenda fitta di impegni. Ma venerdì è stato anche il momento dei ringraziamenti e della commozione. I momenti più difficili, per la cooperante rapita a ottobre in Algeria, sono stati «sicuramente il giorno del sequestro» e «il giorno della liberazione, il giorno più bello e impegnativo». E poi ha aggiunto: «Non sapevo che qui in Italia ci fosse tutta questa gente e tutto questo movimento». Un ringraziamento a «tutte le persone che hanno lavorato per la mia liberazione».

IN PROCURA – La giornata della Urru è cominciata con una visita in Procura a Roma. Ai pm ha ricostruito le varie fasi del sequestro affermando di aver spesso cambiato luogo di detenzione. Nel corso dell’audizione ha spiegato agli inquirenti di aver compiuto «lunghi trasferimenti a piedi ma di non poter descrivere i luoghi» e le persone che l’hanno tenuta in ostaggio. Nel suo racconto la cooperante sarda ha, inoltre, affermato di «aver visto delle armi, specie nella prima fase del sequestro» ma non gli sono mai state puntate contro: «sono stata trattata bene», ha ribadito. Durante la prigionia per alcuni periodi è stata in compagnia dei due colleghi spagnoli, liberati anche loro mercoledì.

QUIRINALE E FARNESINA– Subito dopo la Urru è stata ricevuta al Quirinale. Con lei, oltre ai familiari, il ministro degli Esteri Giulio Terzi. «È stato un piacere conoscere una persona così fantastica. È stato vicino alla mia famiglia», ha spiegato la cooperante al termine dell’incontro alla Farnesina. Ma a emozionarla è stata la solidarietà ricevuta durante la sua prigionia. «Voglio ringraziare lo Stato italiano, il ministro degli Esteri e della Cooperazione, l’Unità di crisi, tutte le persone che hanno lavorato per la mia liberazione». E soprattutto «il popolo sardo, che mi è stato molto vicino e tutto il popolo italiano, per la solidarietà che mi ha aiutato a distanza». La Urru ha aggiunto di essere «molto stanca» e ha detto di aver voglia di tornare nella sua isola.

Redazione Online

Urru: «Mia liberazione giorno più bello»ultima modifica: 2012-07-20T18:46:03+02:00da
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